Con il tradizionale decreto-legge di fine anno chiamato “mille proroghe”, il Consiglio dei Ministri ha approvato anche la proroga del termine di applicazione delle sanzioni previste per il SISTRI al 31 dicembre 2015.
Si profila quindi un nuovo anno di regime transitorio e di doppie registrazioni (cartacea e su SISTRI).
Restiamo in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto milleproroghe per conoscere i dettagli di questo nuovo rinvio.
Riepiloghiamo qui di seguito le variazioni degli importi del contributo ambientale CONAI ad effetto dall’anno 2015.
Dal 1 gennaio 2015:
– contributo sugli imballaggi in plastica: passerà dagli attuali 140,00 €/ton a 188,00 €/ton,
– contributo sugli imballaggi in vetro: passerà dagli attuali 17,82 €/ton a 20,80 €/ton.
Dal 1 aprile 2015:
– riduzione del contributo per l’acciaio da 26,00 euro/ton a 21,00 euro/ton
– riduzione del contributo per il legno da 8,00 euro/ton a 7,00 euro/ton.
Di conseguenza anche i contributi relativi alle procedure forfettarie/semplificate subiranno le seguenti variazioni:
– il contributo relativo al calcolo forfettario sul peso degli imballaggi della merce importata (senza distinzione per materiale) passerà da 37,00 €/ton a 49,00 €/ton;
– le aliquote da applicare sul valore complessivo delle importazioni passeranno da 0,08% a 0,12% per i prodotti alimentari imballati e da 0,04% a 0,06% per i prodotti non alimentari imballati.
Leggi qui le comunicazioni di CONAI:
– aumenti per plastica e vetro
– riduzioni per acciaio e legno
Newsletter di aggiornamento ambientale – n. 12 dicembre 2014
IN EVIDENZA
AGGIORNAMENTO NORMATIVO
SCADENZE DEL MESE
APPROFONDIMENTI
GU Serie Generale n.262 del 11-11-2014 S.O. n. 85
LEGGE 11 novembre 2014, n. 164
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, recante misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivita’ produttive. (c.d. decreto Sblocca Italia)
GU Serie Generale n.262 del 11-11-2014
DECRETO-LEGGE 11 novembre 2014, n. 165
Disposizioni urgenti di correzione a recenti norme in materia di bonifica e messa in sicurezza di siti contaminati e misure finanziarie relative ad enti territoriali.
IL REGOLAMENTO CLP
Il CLP è il regolamento europeo che disciplina la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle miscele e delle sostanze pericolose (Reg. CE n. 1272/2008)
Scopo del CLP è di garantire che i rischi presentati dalle sostanze chimiche siano chiaramente comunicati ai lavoratori e ai consumatori nell’Unione europea attraverso la classificazione e l’etichettatura.
LA SCADENZA DEL 1 GIUGNO 2015
Dal 1 giugno 2015 il regolamento CLP diverrà l’unico punto di riferimento per la classificazione, etichettatura ed imballaggio per le sostanze e le miscele pericolose, al termine di un periodo di transizione già in atto a partire dalla sua entrata in vigore nel 2009 e che prevedeva già dal 1 dicembre 2012 l’obbligo di classificazione ed etichettatura per le sostanze pericolose.
Inoltre, dalla stessa data scatta l’obbligo di compilazione delle schede dati di sicurezza secondo l’allegato II del regolamento n. 453/2010.
COSA DEVONO FARE I PRODUTTORI
L’aggiornamento della scheda dati di sicurezza spetta ai produttori di sostanze e di miscele pericolose, ma l’obbligo di trasmissione di una schede di sicurezza aggiornate spetta a tutti i fornitori di sostanze e di miscele pericolose.
Contestualmente all’aggiornamento della scheda dati di sicurezza deve essere aggiornata anche l’etichettatura che compare sull’imballaggio, che dev’essere anch’essa conforme al CLP (per le miscele già immesse nel mercato, l’obbligo di rietichettatura scatta dal 1 giugno 2017).
Con la definitiva introduzione del CLP, quindi, i produttori saranno costretti e rivedere l’etichettatura e la classificazione di un numero molto elevato dei loro prodotti, al fine di renderli conformi a quanto previsto dal Regolamento.
Le schede dati di sicurezza, le etichette e la classificazione devono essere aggiornate tempestivamente in quanto dal prossimo 1 giugno 2015, in caso di mancato adeguamento, chi immette sul mercato prodotti non conformi, incorrerà in pesanti sanzioni.
IL SERVIZIO DI NOVATECH SRL
Novatech Srl è in grado di assistere i produttori di sostanze e miscele nel passaggio dalla vecchia disciplina al Regolamento CLP con le seguenti attività:
– Verifica della conformità normativa delle schede dati di sicurezza dei prodotti acquistati
– Aggiornamento delle schede dati di sicurezza per sostanze e miscele pericolose
– Predisposizione della nuova etichettatura
Vuoi saperne di più? Contattaci
E’ stata resa pubblica sul sito dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) la sedicesima edizione del Rapporto Rifiuti Urbani 2014 (previsto dall’art. 189 del testo unico ambientale D. Lgs. n. 152/06).
Il rapporto contiene una analisi ed elaborazione di tutti i dati (suddivisi per regione e provincia) sulla produzione, raccolta differenziata e gestione dei rifiuti urbani, a livello nazionale, regionale e provinciale e sull’import/export riferiti all’anno 2013.
Un capitolo è dedicato al monitoraggio, all’analisi e alle valutazioni economiche del sistema tariffario ed uno specifico alle valutazioni dei costi di gestione dei servizi di igiene urbana in Italia.
Nella tabella i dati aggregati, suddivisi per macroarea geografica, relativi alla diffusione della raccolta differenziata:
Raccolta differenziata | Raccolta indifferenziata | ||
NORD |
54,43% |
43,13% |
|
CENTRO |
36,43% |
63,11% |
|
SUD |
28,86% |
71,01% |
|
VENETO |
64,65% |
33,62% |
|
ITALIA |
42,30% |
56,43% |
|
Leggi e scarica l’intero Rapporto Rifiuti Urbani 2014
Avrà luogo dal 22 al 30 novembre 2014 la sesta edizione della Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti.
La “Settimana” è un’iniziativa nata all’interno del Programma LIFE+ della Commissione Europea, con l’obiettivo primario di sensibilizzare le Istituzioni, gli stakeholders e tutti i consumatori sulle strategie e le politiche di prevenzione dei rifiuti messe in atto dall’Unione Europea.
L’evento rientra in una campagna di comunicazione ambientale volta alla diffusione di una maggior consapevolezza e sensibilità verso l’uso delle nostre risorse ambientali: lo scopo è di ridurre la produzione dei rifiuti, non solo imparare a riciclare tutto e bene. Tema di quest’edizione sarà la lotta contro lo spreco alimentare.
La Serr si basa sul principio della “call to action“, una chiamata all’azione rivolta a tutti, associazioni, imprese, scuole, cittadini che si impegnano ad attuare azioni o buone pratiche per la riduzione dei rifiuti. In tutta Italia sono state proposte 5643 iniziative. Questo alto numero rivela un successo notevole. Per conoscere cosa verrà proposto vicino casa vostra basta consultare la mappa interattiva presente sul sito di riferimento www.serr2014.it e selezionare la regione di appartenenza, la zona di interesse e la giornata in calendario.
Positivo notare che le azioni proposte nel nostro paese sono poco meno della metà di quelle approvate in tutto il territorio aderente alla SERR.
Questa notevole partecipazione, soprattutto italiana, rivela un’attenzione crescente fra i cittadini per le tematiche ambientali. Non solo, anche le aziende si stanno dimostrando più attente a produrre cercando ad esempio di eliminare e di ridurre le confezioni usa e getta. Una sensibilità che dunque sembra diffondersi a più livelli.
Si deve tuttavia segnalare che purtroppo, è stato rilevato, questa maggior attenzione non determina, ad oggi, un abbassamento della quantità dei rifiuti prodotti. Un paio di anni fa, con l’inizio della crisi economica si registrò una diminuzione della quantità di rifiuti prodotta, che quest’anno è però tornata ai livelli precedenti, questo nonostante la crisi economica non sia sicuramente stata superata.
Resta senza risposta il perchè tra crisi ancora in atto e maggior attenzione all’ambiente non si registra una diminuzione nella quantità di rifiuti prodotta?
fonte: www.serr2014.it
Si addensano sempre più nuvoloni neri sopra il SISTRI.
Il Sistema di Tracciabilità dei Rifiuti, che tra una proroga, una sospensione ed un riavvio sempre più parziale, sopravvive (o sarebbe meglio dire arranca…) da cinque anni ormai (il decreto istitutivo del SISTRI risale al 19 dicembre 2009,) risulta sempre più sgradito al sistema aziende di tutta Italia ed è prossimo a subire persino l’abbandono del suo “genitore”.
Infatti la società SELEX Service Management (controllata di Finmeccanica che ha elaborato il sistema e ne avuto finora la gestione operativa) ha ufficializzato la propria intenzione di non proseguire con il contratto oltre la scadenza del 30 novembre 2014 a causa delle ingenti perdite dovute al non rispetto dei termini contrattuali da parte del Ministero e dei danni di immagine subiti.
Il Ministero dell’Ambiente, pur avendo bandito una gara europea, che dovrebbe espletarsi nel corso dell’anno 2015, si troverà quindi dal 1 dicembre priva del supporto tecnico che ha permesso finora, seppure con tutte le carenze note, di gestire il SISTRI.
In questi giorni, inoltre, è al vaglio del Senato un disegno di legge, inserito nel cosiddetto “collegato ambientale”, che prevede la proroga del sistema a “doppio binario” (scritture cartacee in aggiunta alle registrazioni sul SISTRI) per tutto l’anno 2015 con il conseguente rinvio delle sanzioni relative al SISTRI.
Accanto a queste notizie si affianca quella sulla percezione che del SISTRI hanno le aziende obbligate ad iscriversi.
Sul tema, la CNA nazionale ha pubblicato la scorsa estate un nota contenente i risultati di un sondaggio effettuato tra gli associati sull’efficacia del SISTRI e della sua capacità di realizzare quegli obiettivi di tutela ambientale che erano alla base della istituzione di un siffatto sistema informatico.
Alcuni dati della ricerca CNA:
– tra le 1700 imprese coinvolte nel sondaggio, i giudizi espressi sono stati decisamente negativi: sotto i profili della funzionalità tecnologica, gestione delle procedure, chiarezza ed applicabilità degli obblighi normativi i voti medi espressi si attestano attorno al 2 (su una scala da 1 a 10).
– anche il servizio call center SISTRI è stato giudicato del tutto inadeguato: solo il 6,4 % delle imprese che hanno utilizzato i canali previsti per la risoluzione delle problematiche (mail dedicate e call center) si sono dichiarati soddisfatti.
La pagella compilata dalle aziende continua con dati significativi sui costi sostenuti dalle aziende, sull’abbandono dell’utilizzo del sistema per arrivare ad un voto complessivo assegnato al sistema SISTRI che si aggira nuovamente sul 2 (sempre considerata una scala da 1 a 10).
In conclusione: SISTRI rinnegato dalla casa madre e bocciato dalle aziende…chi potrà salvarlo?
Leggi il sondaggio CNA sul SISTRI.
Leggi il comunicato di SELEX .
Newsletter di aggiornamento ambientale – n. 11 novembre 2014
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