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Scadenze ambientali di maggio 2025

  • 15 maggio: PRTR – iscrizione nel nuovo applicativo per dichiarazione PRTR (vedi notizia)
  • 20 maggio CONAI – scadenza dichiarazioni mensili
  • 31 maggio – Pneumatici fuori uso: scadenza dichiarazioni relative ai Pfu (leggi la notizia)

Dichiarazione PRTR: un nuovo applicativo di ISPRA in arrivo.

I Gestori degli stabilimenti italiani soggetti all’obbligo di trasmettere le informazioni relative alle emissioni in acqua, aria, suolo degli inquinanti e trasferimenti di rifiuti (impianti soggetti ad AIA) dovranno quest’anno provvedere in tre fasi.

Un nuovo applicativo di ISPRA e la dichiarazione in tre fasi.

Ai sensi dell’art. 4 DPR 157/2011 (in attuazione del Regolamento CE 166/2006) la comunicazione dei dati 2024  avverrà mediante la compilazione e la trasmissione di un modulo in formato excel, predisposto e aggiornato a tale scopo nonchè attraverso l’inserimento degli stessi dati 2024 nel nuovo applicativo online che sarà rilasciato prossimamente,  secondo le seguenti tempistiche:

  • Fase 1: entro il 30 aprile 2025 trasmissione tramite PEC del modulo excel firmato digitalmente
  • Fase 2: entro il 15 maggio 2025 registrazione come utenti dell’applicativo (seguiranno indicazioni specifiche)
  • Fase 3: entro il 30 giugno 2025 inserimento dati 2024 nell’applicativo (seguiranno indicazioni specifiche)

Dettagli circa le tre fasi sono reperibili in questa pagina dedicata del sito ISPRA, da tenere monitorata per gli aggiornamenti sulle prossime scadenze.

MUD: domande frequenti risolte!

Anche se abbiamo a che fare con il MUD da molti anni, non mancano mai i dubbi e le domande su questo adempimento che coinvolge tutti gli operatori del mondo dei rifiuti.

Vediamo alcune delle domande più frequenti con riferimento all’edizione del MUD 2025.

Le risposte ai quesiti più frequenti fornite da Ecocamere.

Ecocamere, la società delle CCIAA italiane che si occupa degli aspetti formali di raccolta delle dichiarazioni MUD, dedica una pagina specifica alla risoluzione delle cosiddette FAQ, i dubbi più comuni degli utenti.

Ne riportiamo alcuni di significativi e ti invitiamo a visitare la pagina dedicata.

Quali sono le novità del MUD 2025?
Le modifiche apportate nel MUD 2025 sono di seguito elencate:

1) Allegato 1 – “Istruzioni per la compilazione del modello unico dichiarazione ambientale” sono state aggiornate le seguenti parti:

  • codice ATECO 96.02.03 in virtù della modifica apportata dal D.Lgs. n. 213/2022 al comma 6 dell’art. 190 del D.lgs. 152/2006;
  • le modalità per il calcolo del numero dei dipendenti sono state allineate agli aggiornamenti normativi subentrati in merito al sistema di tracciabilità RENTRI di cui all’art. 188-bis del D. Lgs. N. 152/2006 e smi;

2) Nella Scheda Materiali Secondari (Scheda MAT) è stato inserito il campo Ammendante compostato con fanghi (acf), in relazione al fatto che tale tipologia è espressamente prevista dal D. Lgs n. 75/2010 tra gli ammendanti prodotti a partire da rifiuti attraverso processi di tipo biologico;

3) Comunicazione rifiuti Urbani e raccolti in convenzione 

Nella Scheda CG sono state apportate alcune integrazioni e corretti alcuni refusi al fine di allineare il contenuto a quanto previsto dalle delibere ARERA e sono state introdotti i nuovi riferimenti normativi subentrati (Deliberazione 389/2023/R/RIF;  Determina 06 novembre 2023, n.1/DTAC/2023;  Deliberazione 7/2024/R/RIF ).

Si segnala infine che sono state apportate  alcune integrazioni e aggiornamenti alle ISTRUZIONI rivolti alla correzione di errori formali o di errori nelle procedure di compilazione.

Quali soggetti produttori di rifiuti NON pericolosi sono esclusi dalla presentazione della comunicazione rifiuti?

Sono esclusi dalla presentazione della Comunicazione  enti ed imprese che:
1) producono rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni diverse da quelle industriali, artigianali e dal trattamento dei rifiuti, delle acque e dei fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie (lettere c), d) e g).
Rientrano in questa classificazione imprese ed enti che svolgono, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
– attività agricole e agro industriali: quali aziende agricole o aziende di trasformazione di prodotti agricoli di propria produzione.
– attività di servizio quali: Istituti di credito, Società Finanziarie, Assicurazioni, Istituti di ricerca, poste e telecomunicazioni, società immobiliari,
– attività commerciali quali: Ristoranti, Bar, alberghi, commercio al dettaglio e all’ingrosso, farmacie,
– attività di demolizione e  costruzione quali imprese di costruzioni
– attività sanitarie, quali ambulatori, cliniche, ospedali, aziende sanitarie
– enti appartenenti alla Pubblica Amministrazione, nel settore dell’istruzione, della difesa, della sicurezza nazionale e dell’ordine pubblico.
2) producono rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, artigianali e fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, ma hanno fino a 10 dipendenti.
3) producono rifiuti non pericolosi derivanti  da abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie  e hanno fino a 10 dipendenti ( art. 184 comma 3 lett.g, D.Lgs. 152/2006).

Se l’impresa ha modificato nel corso dell’anno l’unità locale ove si svolgono le attività oggetto di dichiarazione, quante dichiarazioni MUD deve presentare?

L’impresa deve presentare una dichiarazione per ogni Unità Locale ove ha svolto l’attività che genera l’obbligo di presentazione del MUD.
Nella sezione anagrafica dovrà indicare i mesi nei quali l’attività è stata svolta in ciascuna unità locale.

Ci siamo anche noi ad aiutarti a risolvere i tuoi dubbi!

Contatta i nostri esperti per essere supportato nella presentazione del MUD 2025!

CAM: aggiornamenti per servizi di ristoro, acqua potabile e per servizi di gestione rifiuti urbani.

Sono stati aggiornati i Criteri Ambientali Minimi relativi ad alcuni settori degli acquisti e servizi della Pubblica Amministrazione.

CAM per punti di rifornimento di cibo e bevande e di acqua potabile

Con D.M. 9 aprile 2025 vengono aggiornate le specifiche tecniche, per la parte di Criteri Ambientali Minimi, degli appalti relativi ai seguenti servizi:

  • servizi di ristoro con installazione e gestione di distributori automatici di alimenti, bevande e acqua;
  • gestione del punto di ristoro (servizio bar);
  • preparazione e somministrazione di panini;
  • fornitura, installazione e gestione di case dell’acqua o lavori per la realizzazione di punti di accesso all’acqua di rete per uso potabile.

I CAM hanno lo scopo di ridurre al minimo, in questi servizi, la produzione di rifiuti e gli sprechi e di promuovere la filiera corta, il biologico e il fresco.

Il nuovo decreto abroga il previgente DM del 6/11/2023.

Qui il testo del D.M. 9 aprile 2025

Aggiornamento dei «Criteri ambientali minimi per gli affidamenti relativi ai servizi di ristoro e alla distribuzione di acqua di rete a fini potabili», di cui al decreto 6 novembre 2023

CAM per i sevizi di gestione integrata dei rifiuti.

Anche nel settore degli appalti di affidamento dei servizi di gestione dei rifiuti urbani, vi è un aggiornamento dei Criteri Ambientali Minimi

Il decreto 7 aprile 2025, pubblicato lo scorso 19 aprile in Gazzetta Ufficiale, entrerà in vigore il prossimo 18 giugno e andrà a sostituire il previgente decreto del 3 dicembre 2022.

Il campo di applicazione del decreto copre tutte le procedure pubbliche per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e per il servizio di pulizia e spazzamento, con l’obiettivo di:

  • favorire la riduzione complessiva degli impatti ambientali correlati
  • garantire la prevenzione della produzione di rifiuti
  • massimizzare la qualità e quantità della raccolta differenziata
  • promuovere l’utilizzo di beni riciclati o contenenti materia riciclata
  • ridurre l’impronta ambientale dei trasporti.

Leggi il D.M. 7 aprile 2025

Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, del servizio di pulizia e spazzamento stradale, della fornitura dei relativi veicoli e dei contenitori e sacchetti per la raccolta dei rifiuti urbani (CAM gestione rifiuti).

Norme pubblicate nel mese di aprile

ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI

  • Deliberazione n. 3 del 14 aprile 2025
    Modifica della deliberazione n. 5 del 3 novembre 2016 ai fini di consentire l’iscrizione all’Albo nella categoria 1, con procedura ordinaria, delle imprese che intendono svolgere l’attività di raccolta e trasporto di rifiuti costituiti da capsule di caffè o altri infusi esausti

GAZZETTA UFFICIALE

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
DECRETO 7 aprile 2025
Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, del servizio di pulizia e spazzamento stradale, della fornitura dei relativi veicoli e dei contenitori e sacchetti per la raccolta dei rifiuti urbani (CAM gestione rifiuti).

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
DECRETO 9 aprile 2025
Aggiornamento dei «Criteri ambientali minimi per gli affidamenti relativi ai servizi di ristoro e alla distribuzione di acqua di rete a fini potabili», di cui al decreto 6 novembre 2023.

Albo Nazionale Gestori Ambientali: raccolta e trasporto di rifiuti costituiti da capsule di caffè o altri infusi esausti.

L’Albo Nazionale Gestori Ambientali introduce la possibilità per le imprese di effettuare l’attività di raccolta e trasporto di capsule di caffè e di altri infusi esausti in forma semplificata e con dotazioni minime.

Il contesto nazionale delle capsule di caffè e infusi.

Tra una pausa caffè e l’altra sono davvero molti i rifiuti costituiti da capsule di caffè e altri infusi, prodotti quotidianamente nel nostro Paese e quindi i relativi residui da gestire.

Volendo promuovere il processo di raccolta e avvio a recupero di tali rifiuti, l’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha stabilito, con apposita Delibera, delle procedure agevolate per gli operatori che vogliano intraprendere tale attività.

Un’opportunità di economia circolare.

Per favorire il recupero e riciclo di tali frazioni esauste (identificate dal codice EER 20 01 99) all’interno di circuiti organizzati di raccolta differenziata, e quindi in un’ottica di economia circolare, l’Albo consente di avviare tale attività di raccolta e trasporto con dotazioni minime e requisiti semplificati. Tali sono quelli individuati dall’allegato D, Tab. D2, alla deliberazione n. 5 del 3 novembre 2016 (alla quale viene aggiunto il EER 20 01 99) che consentono alle imprese in possesso di piccoli mezzi con portata limitata di poter comunque effettuare questa particolare attività di raccolta e trasporto.

I requisiti sono specificati nella Delibera n. 3 del 14/04/2025.

RENTRI: eventi gratuiti di formazione

Nell’ambito delle attività di supporto tecnico operativo il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’Albo Nazionale gestori ambientali, con il supporto di Ecocerved ed Unioncamere, avvia un quarto percorso formativo rivolto alle imprese e agli enti che utilizzano i servizi di supporto messi a disposizione gratuitamente dal RENTRI.

Tutti gli eventi di formazione per gli operatori che utilizzano i servizi di supporto del RENTRI.

  • Come compila il registro il trasportatore e trasmette la copia completa del Fir cartaceo al produttore – venerdì 9 maggio ore 11
  • Come compila il registro un impianto che riceve da terzi e poi tratta internamente e con produzione di materiali – venerdì 23 maggio ore 11
  • Come compila il registro il produttore autorizzato alla messa in riserva o deposito preliminare – venerdì 6 giugno ore 11
  • Come compila il registro l’intermediario – venerdì 20 giugno ore 11

Il link per la registrazione a ciascun evento verrà reso disponibile una settimana prima su questa pagina del portale RENTRI.

Polizza cat-nat: rinvio per le imprese medio-piccole.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato recentemente una proroga dell’obbligo di stipula delle polizze contro le calamità naturali.

Cos’è la polizza cat-nat?

Si tratta di un obbligo per le aziende di assicurarsi contro i danni causati da calamità ed eventi catastrofali.

Coinvolge tutte le imprese con sede legale in Italia o con una stabile organizzazione sul territorio nazionale, con l’eccezione delle imprese agricole, con riferimenti ai danni a terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali.

Ne avevamo parlato qui con riferimento alla scadenza del 31 marzo 2025.

Cosa prevede la proroga?

La proroga prevede termini diversi a seconda delle dimensioni aziendali:

  • Per le piccole e micro imprese: scadenza rinviata al 1 gennaio 2026
  • Per le medie imprese: rinvio al 1 ottobre 2025
  • Per le grandi imprese resta fermo il termine del 31 marzo ma con un periodo di tolleranza di 90 giorni durante il quale non saranno applicate le sanzioni previste in caso di inadempimento, ossia la impossibilità a partecipare a sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali.

Trattandosi di un decreto-legge, seguirà l’iter di conversione entro il termine di 60 gg.

Quali sono le piccole, medie e grandi imprese?

La definizione di micro, piccola, media e grande impresa è riferibile alla direttiva delegata UE 2023/2775.

Come disposto nel decreto legge n.39/2025, la differenziazione avviene in base a diversi parametri:

Microimprese

  • Totale dello stato patrimoniale: 450.000 €
  • Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 900.000 €
  • Numero dipendenti: fino a 10

Piccole Imprese 

  • Totale dello stato patrimoniale: 5 milioni di euro
  • Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 10 milioni di euro
  • Numero dipendenti: fino a 50

Medie Imprese

  • Totale dello stato patrimoniale: 25 milioni di euro
  • Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 50 milioni di euro
  • Numero dipendenti: fino a 250

Grandi Imprese

  • Fatturato maggiore di 150 milioni di euro
  • Numero dipendenti: pari o superiore a 500

 

DECRETO-LEGGE 31 marzo 2025, n. 39
Misure urgenti in materia di assicurazione dei rischi catastrofali.

GU Serie Generale n. 75 del 31-03-2025

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