fbpx

Archivio degli autori eva

RENTRI: risorse gratuite per informarsi al meglio.

Riportiamo alcune risorse gratuite disponibili agli utenti, utili per formarsi o approfondire le proprie competenze in tema di RENTRI.

 

– Vademecum digitale a cura della Segreteria del Comitato nazionale Albo gestori ambientali.
Una breve guida agli strumenti online messi a disposizione dei soggetti obbligati all’iscrizione al RENTRI.  Scaricalo QUI.

 

– Area “hai bisogno di aiuto?” del sito RENTRI con tutorial, schede informative, assistenza tecnica, area DEMO, assistente virtuale, assistenza per interoperabilità

 

Portale di supporto del RENTRI  con numerose FAQ risolte e articoli di approfondimento, nonchè materiale utilizzato in occasione dei webinar ed eventi di formazione

 

– Formazione gratuita sul RENTRI promossa da Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’Albo nazionale gestori ambientali, con il supporto di Unioncamere. Vedi qui il calendario degli eventi.

 

– Dai uno sguardo anche alla guida sintetica sul RENTRI, predisposta da Novatech.

 

Se hai ancora dubbi o vuoi una proposta per un servizio personalizzato di supporto agli obblighi del RENTRI: contattaci qui!

Norme pubblicate nel mese di luglio

BURV

  • Bur n. 97 del 22 luglio 2025

Deliberazione della Giunta Regionale n. 729 del 08 luglio 2025
Disciplina in materia di Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.). Aggiornamento della modulistica e nuove determinazioni.

AUA: nuovi moduli e competenze per la Regione Veneto.

La Regione Veneto ha pubblicato una Delibera di aggiornamento in tema di Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.).
Con tale provvedimento si va a chiarire quale sia la ripartizione delle competenze degli enti deputati al rilascio degli atti autorizzativi compresi nell’AUA (in conformità a quanto previsto dal D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 – Regolamento recante la disciplina dell’autorizzazione unica ambientale).

Le autorità competenti al rilascio dell’AUA.

L’aggiornamento delle indicazioni regionali in materia hanno l’obiettivo di risolvere i casi di sovrapposizione tra il ruolo del SUAP e delle Province modificando la precedente ripartizione delle competenze tra gli enti.

Le Autorità competenti, ai fini del rilascio, rinnovo ed aggiornamento dell’A.U.A. sono:

  1. la Regione, nei casi in cui almeno una delle autorizzazioni previste dall’art. 3 del Regolamento sia di propria competenza;
  2. i Comuni e i gestori della fognatura pubblica, nei casi in cui il gestore dell’impianto sia assoggettato solo all’autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche e/o assimilate alle domestiche di cui all’art. 34 delle N.T.A. del Piano di Tutela delle Acque (P.T.A.), rispettivamente in corpo idrico superficiale ed in pubblica fognatura;
  3. i Comuni, nei casi in cui il gestore dell’impianto sia assoggettato, esclusivamente o in combinazione di uno dei casi di cui al punto 2, alla comunicazione o nulla osta di cui all’art. 8, commi 4 o comma 6 della Legge 26 ottobre 1995, n. 447;
  4. le Province, in tutti gli altri casi.

Aggiornamento della modulistica

La Delibera, inoltre, approva il modulo aggiornato per la presentazione dell’istanza di A.U.A., fornendo alcune indicazioni interpretative delle disposizioni della DGR n. 67/2018 (Aggiornamento del Modello semplificato e unificato per la richiesta di Autorizzazione Unica Ambientale – AUA.).

Deliberazione Giunta Regionale 8 luglio 2025, n. 729

Disciplina in materia di Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.). Aggiornamento della modulistica e nuove determinazioni.

CLP e ADR: classificazione delle miscele di piombo.

A partire dal 1° settembre 2025 entra in vigore un aggiornamento del CLP per la classificazione del piombo massivo e della polvere di piombo.

Il piombo diventa pericoloso per l’ambiente.

Il piombo sotto forma di polvere di piombo (diametro delle particelle < 1 mm) e di piombo massivo (diametro delle particelle ≥ 1 mm) diventa pericoloso per l’ambiente.

Dal 1 settembre 2025 entra in vigore il Regolamento Delegato (UE) 2024/197 che costituisce il XXI ATP al Regolamento CLP, che tra le varie disposizione prevede che il piombo presente in miscela solida, come piombo massivo o polvere di piombo, sia classificato come pericoloso per l’ambiente.

Questo fa si che alcune leghe contenti piombo, quali l’ottone, saranno soggette all’ADR per il trasporto di merci pericolose

Da tale disposizione sono esclusi gli articoli.

Il trasporto del piombo sarà soggetto all’ADR.

Per il trasporto del piombo nelle forme suddette la classificazione da applicare al trasporto ADR sarà la seguente:

classe 9, UN 3077 MATERIA PERICOLOSA PER L’AMBIENTE, SOLIDA, N.A.S.

Le conseguenze di questa modifica sono molteplici sul piano della logistica dei trasporti, sulla loro sicurezza e sulle condizioni contrattuali di trasporto da parte di tutti gli operatori coinvolti nel trasporto
delle merci pericolose; per gli operatori del settore sono previsti obblighi e sanzioni in caso di non conformità alle prescrizioni.

Leggi REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2024/197 DELLA COMMISSIONE
del 19 ottobre 2023 che modifica il regolamento (CE) n. 1272/2008 per quanto riguarda la classificazione e l’etichettatura armonizzate di determinate sostanze

Novatech è partner delle aziende per i trasporti di merci pericolose soggette all’ADR.
Contatta il nostro professionista esperto per informazioni e chiarimenti.

CLP: nuove regole UE per diverse sostanze chimiche.

Il Regolamento Europeo sulla classificazione, etichettatura armonizzate delle sostanze pericolose (Reg. UE 1272/2008), cosiddetto CLP, è stato di recente modificato con riferimento a circa 30 sostanze.

Classificazioni armonizzate nuove ed aggiornate.

Le modifiche, ad opera del Regolamento 2025/1222/UE della Commissione del 2 aprile 2025, sono:

  • inserimento di 22 nuove sostanze
  • modifica alle istruzioni di cui all’allegato VI del Reg. CLP per alcune sostanze

La nuova disposizione entra in vigore dal 10 luglio 2025 e produrrà effetti, dopo un periodo transitorio, a partire dal 1 febbraio 2027.
I produttori possono, comunque, iniziare a  classificare, etichettare e imballare le sostanze e le miscele conformemente al CLP come da nuovo Regolamento, anche prima di tale data. Possono, inoltre, continuare a vendere le scorte esistenti, nel rispetto delle previgenti disposizioni normative.

Vedi qui tutte le modifiche all’All VI del Regolamento CLP.

Norme pubblicate nel mese di giugno

GAZZETTA UFFICIALE

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
COMUNICATO
Deliberazione dell’Albo nazionale gestori ambientali n. 4 del 20 maggio 2025

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
COMUNICATO
Deliberazione dell’Albo nazionale gestori ambientali n. 5 del 20 maggio 2025

LEGGE 13 giugno 2025, n. 91

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2024.

Scadenze ambientali di luglio 2025

  • 15 giugno/14 agosto – RENTRI: iscrizione del secondo scaglione (leggi la notizia)
  • 1 luglio: CONAI – nuove fasce e contributi su imballaggi in plastica (leggi l’articolo)
  • 20 luglio: CONAI – scadenza dichiarazioni mensili/trimestrali
  • 1 luglio/31 dicembreRENTRI-ANGA: inizio del periodo per l’invio dell’attestazione relativa alla geolocalizzazione dei veicoli (leggi notizia)

MUD: cosa succede ai ritardatari?

La scadenza ufficiale per la presentazione del MUD è il 30 giugno 2025 (da un recente chiarimento del Ministero la scadenza del 28 giugno è slittata al lunedì successivo 30 giugno).
Ma cosa succede se si presenta il MUD in ritardo o non lo si presenta?

La scadenza annuale del MUD.

Da alcuni anni siamo abituati a continui rinvii della data “ordinaria” di scadenza per la presentazione del MUD che, per legge, è il 30 aprile.

Anche quest’anno infatti, a causa di un ritardo del Ministero nella pubblicazione del Decreto di approvazione del MUD per l’anno 2025 (D.P.C.M. 29 gennaio 2025, G.U. n. 49 del 28/02/2025), la scadenza è slittata al 28 giugno che, con l’ulteriore “bonus” weekend, diventa 30 giugno 2025. (vedi: www.mase.gov.it/)

Le sanzioni per ritardata o mancata presentazione del MUD.

Ma a cosa va incontro chi presenta il MUD in ritardo oppure non lo presenta affatto?

L’art. 258, comma 1, del D. Lgs n. 152/2006 prevede le seguenti sanzioni amministrative per ritardata presentazione del MUD oltre il termine di scadenza:

  • in caso di presentazione ritardata ma entro 60 giorni dalla scadenza (27 agosto 2025): sanzione da 26,00 a 160,00 euro.
  • presentazione oltre i 60 giorni dalla scadenza, o se omesso, incompleto o inesatto:  sanzione da 2.600,00 a 15.000,00 euro

Cosa succede in caso di invio del MUD per annullare o sostituire una precedente dichiarazione?

L’eventuale invio tardivo del MUD effettuato per annullare e sostituire una precedente dichiarazione inesatta o incompleta puo’ essere effettuato entro il termine del 27 agosto 2025, con l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 26,00 a 160,00 euro.

 

Hai bisogno di aiuto per il MUD? Sei ancora in tempo!
Contattaci subito per risolvere i tuoi dubbi.

ANGA: trasporto dei propri rifiuti per gli iscritti nelle categorie 4 e 5.

L’Albo Nazionale Gestori Ambientali, con la recente Delibera n. 4 del 20 maggio 2025, ha chiarito che l’impresa iscritta nelle categorie per il trasporto dei rifiuti (categorie 4 e 5), che intenda trasportare anche i propri rifiuti può chiedere un adeguamento della propria posizione presentando un apposito modulo.

Le categorie 4 e 5 consentono il trasporto dei propri rifiuti.

Com’era già stato disposto, ai sensi dell’art. 8, comma 2, del D.M 120/2014, nel rispetto delle norme che disciplinano il trasporto di merci, le iscrizioni nelle categorie 4 e 5 consentono l’esercizio delle attività di cui alle categorie 2-bis e 3-bis se lo svolgimento di queste ultime attività non comporta variazioni della categoria, della classe e della tipologia dei rifiuti per le quali l’impresa è iscritta.

Il modello da presentare per chiedere l’adeguamento dell’iscrizione.

Con alcune delibere successive al disposto del D.M 120/2014, l’ANGA aveva già chiarito alcuni criteri per l’applicazione di tale principio (deliberazione del Comitato Nazionale n. 5 del 19 dicembre 2024, deliberazione del Comitato Nazionale n. 3 del 15 ottobre 2015 recante le integrazioni alla deliberazione n. 2 del 16 settembre 2015).

Oggi l’Albo interviene con questa nuova deliberazione n. 4 del 20 maggio 2025, specificando che le imprese iscritte all’Albo nelle categorie 4 e 5 che, in qualità di produttori iniziali di cui alla categoria 2bis, intendono richiedere l’adeguamento dell’iscrizione alle disposizioni di cui alla presenta domanda di variazione, dovranno utilizzare l’apposito modello  “B”.

Deliberazione n. 4 del 20 maggio 2025
Criteri per l’applicazione dell’articolo 8, comma 2, del decreto 3 giugno 2014, n. 120, del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti (sostituzione della deliberazione n. 5 del 19 dicembre 2024)

LinkedIn