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Scadenze ambientali di maggio 2020

  • 20 maggio – CONAI  – Dichiarazione mensile (aprile 2020) CONAI (mod. 6.1; 6.2; 6.10) – si ricorda che le dichiarazioni vanno obbligatoriamente effettuate mediante la procedura online
    (N.B. – Data l’attuale situazione di emergenza legata al COVID-19, ricordiamo che le dichiarazione inviate entro 30 gg dalla scadenza sono considerate tempestive e non comportano l’addebito di alcuna penale. Pertanto, pur rimanendo la data di scadenza fissata per il 20 maggio,  il CONAI riterrà valide le dichiarazioni mensili relative al mese di aprile inviate entro la data del 20 giugno).

 

Scadenze  prorogate a causa emergenza COVID-19 – vedi articolo:

  • RAEE – Comunicazione annuale delle apparecchiature elettriche-elettroniche a carico degli impianti di trattamento: scadenza prorogata dal 30 aprile al 30 giugno 2020 (questo il portale per la dichiarazione)
  • MUD 2020 (dati anno 2019) – La scadenza per la presentazione del MUD (la denuncia annuale dei rifiuti speciali – vedi notizia)  viene prorogata dal 30 aprile al 30 giugno 2020.
  • Albo Nazionale Gestori Ambientali:
    •  Versamento dei diritti annuali di iscrizione:  scadenza prorogata dal 30 aprile al 30 giugno 2020 (vedi notizia)
    • Proroga dei termini di validità delle iscrizioni all’A.N.G.A. fino al 15 giugno 2020 (Art. 103 (Sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi ed effetti degli atti amministrativi in scadenza – “2. Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020.) (vedi  le indicazioni sul sito dell’A.N.G.A.).

Provincia di Padova: proroga scadenze adempimenti ambientali.

Riportiamo qui di seguito la comunicazione della Provincia di Padova in merito alla proroga della scadenze degli adempimenti ambientali qui sotto specificati.

Vista l’emergenza provocata dal virus COVID-19, le scadenze dei seguenti adempimenti ambientali, disposte con atto della Provincia di Padova e successive al 22 febbraio 2020, sono differite al 15 giugno 2020:

• Piano Gestione Solventi 2019
• comunicazione dei dati relativi ai controlli delle emissioni richiesti dall’A.I.A., secondo le modalità e le frequenze ivi stabilite
• trasmissione di relazioni e/o comunicazioni
• controlli periodici
• analisi connesse alla messa in esercizio degli impianti
• ogni altro adempimento disposto con atto provinciale di autorizzazione o prescrittivo, compresi quelli già prorogati e con esclusione degli atti emessi ai sensi della L. 689/81 e degli adempimenti che costituiscono presupposto per l’evasione di istanze.

La proroga non necessita di richiesta da parte delle imprese.

Per informazioni:
Provincia di Padova – Settore Ecologia – tel 049 8201811
Leggi la Determinazione dirigenziale di proroga delle scadenze ambientali

COVID-19: gestione dei rifiuti costituiti da DPI nei luoghi di lavoro.

Riteniamo utile fare il punto in merito alla gestione dei rifiuti costituiti da dispositivi di protezione individuale utilizzati quali presidi di prevenzione dalla contaminazione da COVID-19, prodotti all’interno di locali diversi dalle strutture sanitarie, quindi nelle aziende, negli enti e nelle private abitazioni.

A livello nazionale non è stata emanata una disciplina univoca relativa alla gestione di tali rifiuti.

Le Regioni stanno provvedendo singolarmente con lo strumento delle Ordinanze contingibili ed urgenti.

In particolare la Regione Veneto ha provveduto con Ordinanza n. 41 del 15 aprile 2020, prevedendo quanto segue.

Gestione dei rifiuti costituiti da mascherine, guanti e camici.

L’ordinanza chiarisce, inoltre, che i rifiuti rappresentati da DPI (mascherine, guanti, camici, etc) utilizzati come presidi di prevenzione al contagio da COVID-19 da privati cittadini o da lavoratori di aziende produttive, siano conferiti nel rifiuto urbano non differenziato e raccolti nell’ambito del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani.

Pertanto, in conseguenza di questo necessario chiarimento, deriva che i DPI che devono essere trattati come rifiuti sanitari pericolosi a potenziale rischio infettivo siano da considerare espressamente quelli provenienti da strutture sanitarie o simili ove vi sia la presenza di soggetti COVID positivi o derivanti dalla sanificazione degli ambienti potenzialmente infetti (si veda in tal senso quanto indicato nel nostro precedente articolo).

Sugli altri contenuti dell’Ordinanza della Regione Veneto si veda il nostro articolo di approfondimento.

Rispetto alle modalità di gestione dei rifiuti urbani del tipo qui indicato sono state emanate delle raccomandazioni dall’Istituto Superiore di Sanità .

Leggi anche come vanno trattati i rifiuti da DPI nelle strutture sanitarie.

Qui trovi anche l’Ordinanza della Regione Lombardia e l’Ordinanza della Regione Emilia Romagna.

Regione Veneto: ordinanza per la gestione dei rifiuti nell’emergenza COVID-19. Deroghe per impianti e per produttori.

Il presidente della Regione Veneto, ha ritenuto necessario introdurre, nella forma di una Ordinanza di carattere contingibile e urgente – modalità contemplata dall’art 191 del Testo Unico Ambientale, D. Lgs. n. 152/06 – una serie di disposizioni conseguenti alle criticità nella gestione dei rifiuti venutesi a creare per  effetto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.

Stante il presente rischio di una completa saturazione degli impianti di trattamento a causa della chiusura di molte destinazioni delle frazioni non riciclabili e, in taluni settori, anche l’interruzione delle attività produttive che utilizzano i prodotti del riciclo, si pone la necessità di aumentare in deroga la capacità di stoccaggio degli impianti autorizzati alla messa in riserva (R13) o al deposito preliminare di rifiuti (D15), nonché aumentare i quantitativi e il limite temporale per i rifiuti sottoposti a deposito temporaneo ai sensi dell’art. 183, comma 1, lett bb), punto 2 del d.lgs 152/2006 e s.m.i.

Con tale provvedimento di urgenza vengono fornite delle disposizioni, in deroga alla vigente disciplina, sempre garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell’ambiente, valevoli per il periodo di sei mesi dalla pubblicazione dell’ordinanza medesima ed eventualmente prorogabili.

L’ordinanza fornisce, inoltre, un necessario chiarimento circa la gestione dei rifiuti costituiti da DPI usati  a scopo di prevenzione della trasmissione del contagio quali mascherine, guanti, tute, camici nei luoghi di lavoro o nelle private abitazioni.

Deroghe per impianti di trattamento di rifiuti.

Nel territorio della Regione Veneto sarà consentito ai soggetti  titolari di autorizzazione alla gestione rifiuti di qualunque tipo (ordinaria, semplificata, AIA):

  • l’aumento della capacità annua e istantanea di stoccaggio nel limite massimo del 20%, a condizione comunque che detto limite rappresenti una modifica non sostanziale ai sensi del d. lgs. 152/2006;
  • l’invio di apposita autodichiarazione ai sensi del DPR 445/2000, accompagnata da una relazione tecnica, all’Autorità competente, alla Prefettura, all’ARPAV e ai Vigili del Fuoco.

I suddetti aumenti degli stoccaggi autorizzabili non comportano un adeguamento delle garanzie finanziarie ai sensi della DGR n. 2721/2014.

Nel provvedimento in parola sono citate le condizioni che i gestori degli impianti devono continuare a rispettare  per l’esercizio dell’attività anche durante il regime in deroga.

Deroghe in tema di deposito temporaneo di rifiuti presso le aziende.

Nel periodo di vigenza dello stato emergenziale (ovvero fino al 31 luglio 2020), il deposito temporaneo di rifiuti, ex art. 183, comma 1, lett bb) del d.lgs n. 152/2006 e s.m.i., è soggetto alle seguenti limitazioni temporali e quantitative, alternative tra loro, a scelta del produttore:

  • i rifiuti in deposito temporaneo devono essere avviati ad operazioni di recupero o smaltimento con cadenza almeno semestrale (invece che trimestrale), indipendentemente dalle quantità in deposito;
  • i rifiuti in deposito temporaneo devono essere avviati ad operazioni di recupero o smaltimento quando i quantitativi in deposito raggiungono i 60 metri cubi  (invece dell’ordinario limite di 30 metri cubi) di cui al massimo 20 metri  cubi di rifiuti pericolosi (invece dell’ordinario limite di 10 metri cubi);
  • in ogni caso il limite temporale massimo di deposito non può avere durata superiore ai 18 mesi nel caso in cui i quantitativi descritti non vengano raggiunti nell’arco temporale di un anno.

Gestione dei rifiuti costituiti da mascherine, guanti, camici.

L’ordinanza chiarisce, inoltre, che i rifiuti rappresentati da DPI (mascherine, guanti, camici, etc) utilizzati come presidi di prevenzione al contagio da COVID-19 da privati cittadini o da lavoratori di aziende produttive, siano conferiti nel rifiuto urbano non differenziato e raccolti nell’ambito del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani.

Pertanto, in conseguenza di questo necessario chiarimento, deriva che i DPI che devono essere trattati come rifiuti sanitari pericolosi a potenziale rischio infettivo siano da considerare espressamente quelli provenienti da strutture sanitarie o simili ove vi sia la presenza di soggetti COVID positivi o derivanti dalla sanificazione degli ambienti potenzialmente infetti (si veda in tal senso quanto indicato nel nostro precedente articolo).

 

ORDINANZA DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 41 del 15 aprile 2020 – Bur n. 52 del 17/04/2020
Disposizioni urgenti in material di gestione rifiuti a seguito dell’emergenza epidemiologica da COVID -19. Art. 191 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ss.mm.ii.

Scadenze ambientali di aprile 2020

  • 20 aprile – CONAI  – Dichiarazione mensile (marzo 2020) CONAI (mod. 6.1; 6.2; 6.10) – si ricorda che le dichiarazioni vanno obbligatoriamente effettuate mediante la procedura online
    (N.B. – Data l’attuale situazione di emergenza legata al COVID-19, ricordiamo che le dichiarazione inviate entro 30 gg dalla scadenza sono considerate tempestive e non comportano l’addebito di alcuna penale. Pertanto, pur rimanendo la data di scadenza fissata per il 20 aprile,  il CONAI riterrà valide le dichiarazioni relative al primo trimestre 2020 o le dichiarazione mensili relative al mese di marzo inviate entro la data del 20 maggio).
  • 30 aprile – Impianti di recupero rifiuti in regime semplificato: scadenza per il versamento  alla Provincia competente del contributo annuale  di iscrizione al registro .

 

Scadenze  di aprile prorogate a causa emergenza COVID-19 – vedi articolo:

  • RAEE – Comunicazione annuale delle apparecchiature elettriche-elettroniche a carico degli impianti di trattamento: scadenza prorogata dal 30 aprile al 30 giugno 2020 (questo il portale per la dichiarazione)
  • MUD 2020 (dati anno 2019) – La scadenza per la presentazione del MUD (la denuncia annuale dei rifiuti speciali – vedi notizia)  viene prorogata dal 30 aprile al 30 giugno 2020.
  • Albo Nazionale Gestori Ambientali:
    •  Versamento dei diritti annuali di iscrizione:  scadenza prorogata dal 30 aprile al 30 giugno 2020 (vedi notizia)
    • Proroga dei termini di validità delle iscrizioni all’A.N.G.A. fino al 15 giugno 2020 (Art. 103 (Sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi ed effetti degli atti amministrativi in scadenza – “2. Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020.) (vedi  le indicazioni sul sito dell’A.N.G.A.).

Norme pubblicate nel mese di marzo 2020

GAZZETTA UFFICIALE 

GU Serie Generale n. 52 del 01-03-2020

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 marzo 2020
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

GU Serie Generale n. 53 del 02-03-2020

DECRETO-LEGGE 2 marzo 2020, n. 9 Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

GU Serie Generale n. 53 del 02-03-2020

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

COMUNICATO
Comunicato relativo al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, concernente: «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19».

GU Serie Generale n. 55 del 04-03-2020

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 marzo 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.

GU Serie Generale n. 59 del 08-03-2020

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 marzo 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

GU Serie Generale n. 60 del 08-03-2020

DECRETO-LEGGE 8 marzo 2020, n. 11

Misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attivita’ giudiziaria.

GU Serie Generale n. 62 del 09-03-2020

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 9 marzo 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.

GU Serie Generale n. 70 del 17-03-2020

DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18

Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

GU Serie Generale n. 75 del 22-03-2020

MINISTERO DELLA SALUTE

ORDINANZA 22 marzo 2020

Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.

GU Serie Generale n. 76 del 22-03-2020

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22 marzo 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.

GU Serie Generale n. 79 del 25-03-2020

DECRETO-LEGGE 25 marzo 2020, n. 19

Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

GU Serie Generale n.84 del 29-03-2020

MINISTERO DELLA SALUTE

ORDINANZA 28 marzo 2020

Ulteriori misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

 

BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE VENETO

Bur n. 37 del 20 marzo 2020

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 31 del 19 marzo 2020

Disposizioni temporanee urgenti inerenti le procedure amministrative di conferimento dei sottoprodotti di origine animale (siero e altri sottoprodotti a base di latte ordinariamente destinati al consumo umano) presso gli stabilimenti termoelettrici alimentati a biogas con nesso agricolo. D. Lgs. n. 387/2003 art. 12 – DGR n. 2204/2008, n. 1391/2009 e s. m. e i. (DGR n. 725/2014). Reg. (CE) 1069/2009; Reg (UE) 142/2011; DM 25.02.2016, n. 5046; DGR n. 1835/2016.

Bur n. 31 del 13 marzo 2020

DECRETO DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE AMBIENTE n. 674 del 31 dicembre 2019

D.G.R. n. 1235 del 20.08.2019. Concessione di contributi per la rottamazione di veicoli inquinanti e sostituzione con veicoli a basso impatto ambientale – Nuovo Bando Auto 2019. Impegno di spesa.

Bur n. 37 del 20 marzo 2020

ORDINANZE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 32 del 19 marzo 2020

Disposizioni urgenti per la gestione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo prodotti dalle strutture sanitarie regionali a seguito dell’emergenza epidemiologica COVID-19 e per la gestione dei rifiuti urbani prodotti nelle aree dichiarate focolaio. Art. 191 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ss.mm.ii.

 

ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI

Circolare n. 3 del 3 marzo 2020

Chiarimenti sull’iscrizione all’Albo delle comunità montane e unioni di comuni

Circolare n. 4 del 23 marzo 2020

Applicazione articolo 103, commi 1 e 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n.18.

 

Albo Nazionale Gestori Ambientali: circolare n. 3.

Con la Circolare n. del 3 Marzo 2020 l’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha chiarito che per i comuni, le comunità montane, le unioni di comuni, che intendono svolgere in economia, con proprie risorse, le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, non sussiste l’obbligo di iscrizione all’Albo.

Leggi la circolare num. 3 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali.

Albo Nazionale Gestori Ambientali: circolare n. 4 chiarimenti su validità dei procedimenti e delle iscrizioni.

Con Circolare n. 4 del 23 marzo 2020, l’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha fornito alcuni chiarimenti in merito all’applicazione dell’articolo 103, commi 1 e 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, c.d. Decreto Cura Italia relativo all’emergenza sanitaria COVID-19.

L’articolo citato  reca: “Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque
denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020”.

L’Albo ha precisato le condizioni di applicabilità di tali termini dilatori.

Leggi la Circolare n. 4 del 23-3-2020 Albo Nazionale Gestori Ambientali

 

COVID-19: come gestire lo smaltimento di mascherine e guanti utilizzati nelle strutture sanitarie

(NOTA – Articolo aggiornato in data 22/04/2020 a seguito di disposizioni più recenti sull’argomento)

Premesso che a livello nazionale non è stata emanata una disciplina univoca relativa alla gestione dei rifiuti costituiti da dispositivi di protezione individuale utilizzati quali presidi di prevenzione dalla contaminazione da COVID-19, con riferimento ai vari contesti di utilizzo, riteniamo di poter riassumere come segue le modalità di trattamento di tali DPI.

 

  • Strutture sanitarie e assimilate: i rifiuti costituti da DPI provenienti da strutture sanitarie o assimilate, vanno sempre gestiti come rifiuti sanitari (secondo la disciplina del D.P.R. n. 254/03).
  • Locali diversi da strutture sanitarie con accertata presenza di persone COVID positive: i rifiuti derivanti dalla sanificazione di tali locali vanno gestiti come rifiuti sanitari (D.P.R. n. 254/03).
  • Locali diversi da strutture sanitarie in assenza di persone accertate come COVID positive: i DPI utilizzati per la prevenzione del contagio, in imprese ed enti diversi dalle strutture sanitarie o presso le abitazioni possono essere conferiti alla raccolta indifferenziata degli urbani. In tal senso si sono espresse le regioni che hanno disciplinato questo tema con lo strumento delle ordinanze contingibili ed urgenti – come previsto dall’art. 191 del D. Lgs. n. 152/06 – tra le quali la Regione Veneto (oltre che Regione Lombardia ed Emilia Romagna).
    Leggi l’articolo sull’ordinanza emanata dalla Regione Veneto.

Classificazione, deposito, registrazione, smaltimento e trasporto dei rifiuti sanitari costituiti da DPI.

I dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, camici ecc.) utilizzati per la protezione dalla contaminazione da COVID-19 dei lavoratori o per i pazienti delle strutture sanitarie o assimilate, sono, quindi,  da classificare come rifiuti potenzialmente infettivi (Circolare n. 5443 del 22/02/2020 del Ministero della Salute).

Il codice CER da attribuire è il:

18 01 03* rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni

La caratteristica di pericolo è: HP9

Il trasporto dei rifiuti è soggetto alla normativa ADR.

I rifiuti devono essere confezionati negli imballaggi idonei a contenere i rifiuti infettivi rispondenti alla disposizione d’imballaggio P621: imballi omologati di tipo Y  – Fusti (1A2, 1B2, 1N2, 1H2, 1D, 1G); Casse/scatole (4A, 4B, 4N, 4C1, 4C2, 4D, 4F, 4G, 4H1, 4H2).

La classificazione da utilizzare per il trasporto ADR  è:

UN 3291 rifiuti (bio)medicali n.a.s.
Classe: 6.2

Gruppo di imballaggio: II

Il limite per il trasporto in esenzione parziale, secondo la sezione 1.1.3.6 ADR, è di 333 kg (categoria di trasporto 2).

Ricordiamo alcune delle disposizioni relative al deposito temporaneo e alle registrazioni dei rifiuti sanitari contenute nel D.P.R. 254/03, rinviando al testo completo della norma per ogni altra precisazione:

  • Il deposito temporaneo dei  rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo può avere una durata massima di cinque giorni dal momento della chiusura del contenitore. Nel rispetto dei requisiti di igiene e sicurezza e sotto la responsabilità del produttore, tale termine è esteso a trenta giorni per quantitativi inferiori a 200 litri.
  • La registrazione di carico deve avvenire entro cinque giorni dalla chiusura del contenitore; la registrazione dei scarico deve avvenire entro 5 giorni dall’inizio del trasporto.

I locali dove hanno soggiornato persone positive al COVID-19 devono essere decontaminati secondo le indicazioni date dal Ministero della Salute. È comunque opportuno disinfettare periodicamente anche i locali degli ambienti di lavoro a prescindere dalla presenza di soggetti positivi al virus.

Novatech S.r.l. offre il servizio di disinfezione dei locali degli ambienti di lavoro.
Contattaci per ogni informazione.

Leggi la circolare del Ministero della Salute “COVID-19  Nuove indicazioni e chiarimenti”, n. 5443 del 22/02/2020.

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