Verrà stabilita con decreto, da emanarsi entro l’11 settembre 2011, la nuova data per l‘avvio obbligatorio del SISTRI per i piccoli produttori di rifiuti pericolosi (fino a 10 dipendenti). In ogni caso la data non può essere anteriore al 1° giugno 2012.
Così ha stabilito all’art. 6 la legge di conversione del c.d. “decreto sviluppo”, n. 70/2011 (convertito in legge n. 106/2011).
Articolo 6, lettera f-octies), L. n. 106/2011:
“Modifica dei termini cronologici relativi all’adempimento di alcuni obblighi da parte dei produttori di rifiuti che hanno fino a 10 dipendenti, al fine di favorire la progressiva operatività del Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti). Il nuovo termine sarà individuato entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Sviluppo e, comunque, non potrà essere antecedente al 1° giugno 2012.”
newsletter di aggiornamento ambientale – n. 8 agosto 2011
IN EVIDENZA
AGGIORNAMENTO NORMATIVO
SCADENZE DEL MESE
Riportiamo di seguito alcune utili indicazioni sulla raccolta differenziata, diramate dal CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi).
1) Separare correttamente gli imballaggi in base al materiale di cui sono fatti e metterli nell’apposito contenitore per la raccolta differenziata.
2) Ridurre sempre, se possibile, il volume degli imballaggi: schiacciare le lattine e le bottiglie di plastica richiudendole poi con il tappo, comprimere carta e cartone.
3) Dividere, quando è possibile, gli imballaggi composti da più materiali, ad esempio i contenitori di plastica delle merendine dalla vaschetta di cartone oppure i barattoli di vetro dal tappo di metallo.
4) Togliere gli scarti e i residui di cibo dagli imballaggi prima di metterli nei contenitori per la raccolta differenziata.
5) La carta sporca (di cibo come i cartoni della pizza, di terra, di sostanze velenose come solventi o vernici), i fazzoletti usati e gli scontrini non vanno nel contenitore della carta. Il loro conferimento peggiora la qualità della raccolta differenziata di carta e cartone.
6) Non mettere nel contenitore del vetro oggetti di ceramica, porcellana, specchi e lampadine. Inserire tali materiali rovina la raccolta del vetro.
7) Conferire correttamente gli imballaggi in alluminio. Oltre alle più note lattine per bevande, separare anche vaschette e scatolette per il cibo, tubetti, bombolette spray e il foglio sottile per alimenti.
8 ) Conferire correttamente gli imballaggi di acciaio, solitamente riportano le sigle Fe o Acc. Si trovano su barattoli per conserve, scatolette del tonno, lattine e bombolette, fustini e secchielli, tappi corona e chiusure di vario tipo per bottiglie e vasetti.
9) Introdurre nel contenitore per la raccolta differenziata della plastica tutte le tipologie di imballaggi. Attenzione a non introdurre altri oggetti, anche se di plastica, come giocattoli, vasi, piccoli elettrodomestici, articoli di cancelleria e da ufficio.
10) Gli imballaggi di legno vanno portati alle isole ecologiche comunali attrezzate. Cassette per la frutta e per il vino, piccole cassette per i formaggi, sono tutti imballaggi che possono essere riciclati.
DECRETO 26 maggio 2011
Proroga del termine di cui all’articolo 12, comma 2, del decreto 17 dicembre 2009, recante l’istituzione del sistema di controllo della tracciabilita’ dei rifiuti.
DECRETO 11 aprile 2011, n. 82
Regolamento per la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU), ai sensi dell’articolo 228 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni e integrazioni, recante disposizioni in materia ambientale.
A partire dal 1 luglio diverranno operative le seguenti riduzioni dei contributi ambientali CONAI:
– imballaggi in plastica: dagli attuali 160,00 a 140,00 €/ton
– contributo forfetario sul peso dei soli imballaggi delle merci importate: da 53,00 €/ton a 48,00 €/ton
– riduzione dell’aliquota da applicare sul valore delle importazioni dei prodotti alimentari imballati: da 0,14% a 0,13%
Sono stati pubblicati sul sito del ministero dell’Ambiente le linee guida e la modulistica per la presentazione dei progetti finanziati dall’UE nell’ambito dello strumento Life+ (regolamento 614/2007/Ce)
Life+ 2011 finanzia progetti in materia di azioni nel campo della conservazione della natura (biodiversità) e nel campo delle attività di formazione e informazione sull’ambiente. Le proposte devono essere trasmesse al Focal Point Nazionale di Life+ su cd-rom o dvd in formato .pdf entro il 18 luglio 2011. Sarà il Ministero poi a girare i progetti selezionati alla Commissione Ue.
È stato pubblicato in G.U. n. 131 dell’8 giugno 2011 il decreto 11 aprile 2011, n. 82 che contiene la disciplina nazionale dei pneumatici fuori uso.
Il Dm nasce come attuazione dell’articolo 228 del D.lgs. 152/2006 che ha introdotto nel territorio nazionale il principio della “responsabilità del produttore/importatore” dei pneumatici.
Prevede infatti l’obbligo per i produttori e importatori di pneumatici di provvedere, singolarmente o in forma associata e con periodicità almeno annuale, alla gestione di quantitativi di pneumatici fuori uso pari a quelli dai medesimi immessi sul mercato e destinati alla vendita sul territorio nazionale, provvedendo anche ad attività di ricerca, sviluppo e formazione finalizzata ad ottimizzare la gestione dei pneumatici fuori uso.
Al fine di adempiere ai propri obblighi (gestione del 25% dei pneumatici immessi sul mercato nel 2010 e del 100% a partire dal 2013) i produttori/importatori potranno avvalersi di strutture societarie autonome di natura consortile.
L’esazione del contributo necessario per il funzionamento del sistema scatterà il 7 settembre 2011. Contributo che servirà di riferimento anche per stabilire l’ammontare delle sanzioni amministrative pecuniarie previste a tutela del regolamento.
Il decreto interviene proprio nello stesso periodo in cui è stato pubblicato il rapporto sulle ecomafie redatto da Legambiente che comprende anche un capitolo sullo smaltimento illegale di pneumatici.
Secondo i dati in esso contenuti sono 80mila le tonnellate che ogni anno “spariscono” andando probabilmente ad alimentare i canali del traffico illegale di rifiuti (nazionale e internazionale con destinazioni quali Cina, Sud-est asiatico, Russia e Africa) o ad essere abbandonati in discariche abusive.
Questo fenomeno comporta ingenti danni sia a livello ambientale che economico dovuti al mancato pagamento dell’IVA sullo smaltimento e sulle vendite, nonchè i mancati ricavi per gli impianti di trattamento e i costi di bonifica delle discariche abusive.
Tre avvisi di garanzia e perquisizioni nelle sedi di Selex Management (Finmeccanica), Viacom e al Ministero dell’Ambiente nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Procura di Napoli sulle presunte irregolarità nell’aggiudicazione degli appalti per la realizzazione del SISTRI
Su delega del Procuratore aggiunto di Napoli, Federico Cafiero de Raho, e dei sostituti, Catello Maresca e Marco Del Gaudio, la Guardia di Finanza ha acquisito presso le sedi delle società coinvolte e in alcuni uffici del ministero documentazione, che gli inquirenti valutano come «molto interessante», sull’appalto in questione.
Nel registro degli indagati sono finiti l’amministratore delegato di Selex Management, Sabatino Stornelli, l’amministratore delegato di Viacom, Francesco Paolo Di Martino e il dirigente del ministero dell’Ambiente, Luigi Pelaggi. Le ipotesi di reato sono, a vario titolo, l’associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, all’abuso d’ufficio e alle fatturazioni inesistenti.
Come anticipato nella precedente newsletter, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 124 del 30/05/2011 il decreto di ulteriore proroga dell’avvio operativo del SISTRI.
Il decreto prevede un avvio così scaglionato :
dal 1° settembre 2011 per:
a) i produttori di rifiuti pericolosi che hanno più di 500 dipendenti;
b) le imprese e gli enti produttori di rifiuti speciali non pericolosi che hanno più di 500 dipendenti;
c) le imprese e gli enti che raccolgono o trasportano rifiuti speciali a titolo professionale autorizzati per una quantità annua complessivamente trattata superiore a 3.000 tonnellate;
d) impianti di recupero/smaltimento e intermediari/commercianti di rifiuti
e) consorzi, terminalisti, armatori, noleggiatori, operatori logistici
f) soggetti che hanno aderito al SISTRI su base volontaria
dal 1° ottobre 2011 per:
a) i produttori di rifiuti pericolosi che hanno da 251 a 500 dipendenti;
b) le imprese e gli enti produttori di rifiuti speciali non pericolosi che hanno da 251 a 500 dipendenti;
c) i comuni, gli enti e le imprese che gestiscono i rifiuti urbani della regione Campania.
dal 2 novembre 2011 per:
a) i produttori di rifiuti pericolosi che hanno da 51 a 250 dipendenti;
b) le imprese e gli enti produttori di rifiuti speciali non pericolosi che hanno da 51 a 250 dipendenti.
dal 1° dicembre 2011 per:
a) i produttori di rifiuti pericolosi che hanno da 11 a 50 dipendenti;
b) le imprese e gli enti produttori di rifiuti speciali non pericolosi che hanno da 11 a 50 dipendenti;
c) le imprese e gli enti che raccolgono o trasportano rifiuti speciali a titolo professionale autorizzati per una quantità annua complessivamente trattata fino a 3.000 tonnellate (classe F)
dal 2 gennaio 2012:
per i produttori di rifiuti pericolosi che hanno fino a 10 dipendenti (per questa categoria di produttori è previsto un ulteriore slittamento del termine di avvio: si legga qui di seguito)
Successivamente alla pubblicazione di questo decreto è intervenuto un emendamento nella legge di conversione del cosiddetto Decreto Sviluppo che prevede un’ulteriore proroga del termine di avvio del SISTRI per i piccoli produttori di rifiuti pericolosi (al di sotto dei 10 dipendenti).
Il decreto in questione deve essere approvato dal Senato entro il 13 luglio.
Tuttavia, la data esatta dell’avvio per questa categoria di produttori dovrà essere definita con decreto del Ministero dell’Ambiente; secondo quanto contenuto all’art 6, lettera f-octies, comma 2, del Dl 70/2011, tale temine non potrà essere antecedente al 1 giugno 2012.
DECRETO 26 maggio 2011 (G.U. n. 124 del 30/05/2011)
Proroga del termine di cui all’articolo 12, comma 2, del decreto 17 dicembre 2009, recante l’istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti.