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Archivio annuale 2020

Norme pubblicate nel mese di marzo 2020

GAZZETTA UFFICIALE 

GU Serie Generale n. 52 del 01-03-2020

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 marzo 2020
Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

GU Serie Generale n. 53 del 02-03-2020

DECRETO-LEGGE 2 marzo 2020, n. 9 Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

GU Serie Generale n. 53 del 02-03-2020

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

COMUNICATO
Comunicato relativo al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020, concernente: «Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19».

GU Serie Generale n. 55 del 04-03-2020

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 marzo 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.

GU Serie Generale n. 59 del 08-03-2020

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 marzo 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

GU Serie Generale n. 60 del 08-03-2020

DECRETO-LEGGE 8 marzo 2020, n. 11

Misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attivita’ giudiziaria.

GU Serie Generale n. 62 del 09-03-2020

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 9 marzo 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.

GU Serie Generale n. 70 del 17-03-2020

DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18

Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

GU Serie Generale n. 75 del 22-03-2020

MINISTERO DELLA SALUTE

ORDINANZA 22 marzo 2020

Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.

GU Serie Generale n. 76 del 22-03-2020

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22 marzo 2020

Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.

GU Serie Generale n. 79 del 25-03-2020

DECRETO-LEGGE 25 marzo 2020, n. 19

Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

GU Serie Generale n.84 del 29-03-2020

MINISTERO DELLA SALUTE

ORDINANZA 28 marzo 2020

Ulteriori misure urgenti di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

 

BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE VENETO

Bur n. 37 del 20 marzo 2020

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 31 del 19 marzo 2020

Disposizioni temporanee urgenti inerenti le procedure amministrative di conferimento dei sottoprodotti di origine animale (siero e altri sottoprodotti a base di latte ordinariamente destinati al consumo umano) presso gli stabilimenti termoelettrici alimentati a biogas con nesso agricolo. D. Lgs. n. 387/2003 art. 12 – DGR n. 2204/2008, n. 1391/2009 e s. m. e i. (DGR n. 725/2014). Reg. (CE) 1069/2009; Reg (UE) 142/2011; DM 25.02.2016, n. 5046; DGR n. 1835/2016.

Bur n. 31 del 13 marzo 2020

DECRETO DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE AMBIENTE n. 674 del 31 dicembre 2019

D.G.R. n. 1235 del 20.08.2019. Concessione di contributi per la rottamazione di veicoli inquinanti e sostituzione con veicoli a basso impatto ambientale – Nuovo Bando Auto 2019. Impegno di spesa.

Bur n. 37 del 20 marzo 2020

ORDINANZE DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 32 del 19 marzo 2020

Disposizioni urgenti per la gestione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo prodotti dalle strutture sanitarie regionali a seguito dell’emergenza epidemiologica COVID-19 e per la gestione dei rifiuti urbani prodotti nelle aree dichiarate focolaio. Art. 191 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 ss.mm.ii.

 

ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI

Circolare n. 3 del 3 marzo 2020

Chiarimenti sull’iscrizione all’Albo delle comunità montane e unioni di comuni

Circolare n. 4 del 23 marzo 2020

Applicazione articolo 103, commi 1 e 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n.18.

 

Articolo pubblicato il 27 Marzo 2020

Albo Nazionale Gestori Ambientali: circolare n. 3.

Con la Circolare n. del 3 Marzo 2020 l’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha chiarito che per i comuni, le comunità montane, le unioni di comuni, che intendono svolgere in economia, con proprie risorse, le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani, non sussiste l’obbligo di iscrizione all’Albo.

Leggi la circolare num. 3 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali.

Articolo pubblicato il 26 Marzo 2020

Albo Nazionale Gestori Ambientali: circolare n. 4 chiarimenti su validità dei procedimenti e delle iscrizioni.

Con Circolare n. 4 del 23 marzo 2020, l’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha fornito alcuni chiarimenti in merito all’applicazione dell’articolo 103, commi 1 e 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, c.d. Decreto Cura Italia relativo all’emergenza sanitaria COVID-19.

L’articolo citato  reca: “Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque
denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020”.

L’Albo ha precisato le condizioni di applicabilità di tali termini dilatori.

Leggi la Circolare n. 4 del 23-3-2020 Albo Nazionale Gestori Ambientali

 

Articolo pubblicato il 26 Marzo 2020

COVID-19: come gestire lo smaltimento di mascherine e guanti utilizzati nelle strutture sanitarie

(NOTA – Articolo aggiornato in data 22/04/2020 a seguito di disposizioni più recenti sull’argomento)

Premesso che a livello nazionale non è stata emanata una disciplina univoca relativa alla gestione dei rifiuti costituiti da dispositivi di protezione individuale utilizzati quali presidi di prevenzione dalla contaminazione da COVID-19, con riferimento ai vari contesti di utilizzo, riteniamo di poter riassumere come segue le modalità di trattamento di tali DPI.

 

  • Strutture sanitarie e assimilate: i rifiuti costituti da DPI provenienti da strutture sanitarie o assimilate, vanno sempre gestiti come rifiuti sanitari (secondo la disciplina del D.P.R. n. 254/03).
  • Locali diversi da strutture sanitarie con accertata presenza di persone COVID positive: i rifiuti derivanti dalla sanificazione di tali locali vanno gestiti come rifiuti sanitari (D.P.R. n. 254/03).
  • Locali diversi da strutture sanitarie in assenza di persone accertate come COVID positive: i DPI utilizzati per la prevenzione del contagio, in imprese ed enti diversi dalle strutture sanitarie o presso le abitazioni possono essere conferiti alla raccolta indifferenziata degli urbani. In tal senso si sono espresse le regioni che hanno disciplinato questo tema con lo strumento delle ordinanze contingibili ed urgenti – come previsto dall’art. 191 del D. Lgs. n. 152/06 – tra le quali la Regione Veneto (oltre che Regione Lombardia ed Emilia Romagna).
    Leggi l’articolo sull’ordinanza emanata dalla Regione Veneto.

Classificazione, deposito, registrazione, smaltimento e trasporto dei rifiuti sanitari costituiti da DPI.

I dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, camici ecc.) utilizzati per la protezione dalla contaminazione da COVID-19 dei lavoratori o per i pazienti delle strutture sanitarie o assimilate, sono, quindi,  da classificare come rifiuti potenzialmente infettivi (Circolare n. 5443 del 22/02/2020 del Ministero della Salute).

Il codice CER da attribuire è il:

18 01 03* rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni

La caratteristica di pericolo è: HP9

Il trasporto dei rifiuti è soggetto alla normativa ADR.

I rifiuti devono essere confezionati negli imballaggi idonei a contenere i rifiuti infettivi rispondenti alla disposizione d’imballaggio P621: imballi omologati di tipo Y  – Fusti (1A2, 1B2, 1N2, 1H2, 1D, 1G); Casse/scatole (4A, 4B, 4N, 4C1, 4C2, 4D, 4F, 4G, 4H1, 4H2).

La classificazione da utilizzare per il trasporto ADR  è:

UN 3291 rifiuti (bio)medicali n.a.s.
Classe: 6.2

Gruppo di imballaggio: II

Il limite per il trasporto in esenzione parziale, secondo la sezione 1.1.3.6 ADR, è di 333 kg (categoria di trasporto 2).

Ricordiamo alcune delle disposizioni relative al deposito temporaneo e alle registrazioni dei rifiuti sanitari contenute nel D.P.R. 254/03, rinviando al testo completo della norma per ogni altra precisazione:

  • Il deposito temporaneo dei  rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo può avere una durata massima di cinque giorni dal momento della chiusura del contenitore. Nel rispetto dei requisiti di igiene e sicurezza e sotto la responsabilità del produttore, tale termine è esteso a trenta giorni per quantitativi inferiori a 200 litri.
  • La registrazione di carico deve avvenire entro cinque giorni dalla chiusura del contenitore; la registrazione dei scarico deve avvenire entro 5 giorni dall’inizio del trasporto.

I locali dove hanno soggiornato persone positive al COVID-19 devono essere decontaminati secondo le indicazioni date dal Ministero della Salute. È comunque opportuno disinfettare periodicamente anche i locali degli ambienti di lavoro a prescindere dalla presenza di soggetti positivi al virus.

Novatech S.r.l. offre il servizio di disinfezione dei locali degli ambienti di lavoro.
Contattaci per ogni informazione.

Leggi la circolare del Ministero della Salute “COVID-19  Nuove indicazioni e chiarimenti”, n. 5443 del 22/02/2020.

Articolo pubblicato il 26 Marzo 2020

CONAI: aumento dei contributi ambientali su carta e vetro.

Il Consiglio di amministrazione di CONAI, ha deliberato l’aumento del contributo ambientale per gli imballaggi in carta e in vetro.

I relativi contributi subiranno i seguenti aumenti:

  • dal 1 giugno 2020: il contributo per gli imballaggi in carta passerà da 35 euro/tonn a 55 euro/tonn.
    Resterà invece invariato il contributo aggiuntivo (20 euro/tonn) per i poliaccoppiati a prevalenza carta idonei al contenimento di liquidi, per i quali il contributo ambientale sarà quindi di 75 euro/tonn.
  • dal 1 luglio 2020: il contributo ambientale per gli imballaggi in vetro passerà da 27 euro/tonn a 31 euro/tonn.

Le motivazioni formulate da CONAI a fronte di tali aumenti sono:

  • Per la carta l’incremento è dovuto a due fattori: l’incremento delle quantità previsionali del 20% nel 2020 degli imballaggi derivanti dalla raccolta differenziata comunale e affidati a Comieco, con conseguenti ricadute sui costi di raccolta e trattamento, e la forte diminuzione dei valori economici del macero, in alcuni casi addirittura azzerati.
  • Per il vetro l’aumento è determinato dalle maggiori quantità di materiale proveniente dalla raccolta differenziata, soprattutto dalle aree del Sud, con le inevitabili conseguenze economiche dovute principalmente ai costi di trasporto e trattamento per l’avvio a riciclo del materiale negli impianti, situati prevalentemente nel nord del Paese.

Tali aumenti avranno effetti anche sulle procedure forfettarie/semplificate, i cui valori saranno comunicati entro la fine di marzo.

Per ogni approfondimento: www.conai.org

Articolo pubblicato il 23 Marzo 2020

Emergenza COVID-19: proroga delle autorizzazioni ambientali in scadenza.

Per effetto delle disposizioni contenute nel c.d. decreto “Cura Italia” (D.L. 17/03/2020 – GU Serie Generale n.70 del 17-03-2020), conseguente all’emergenza COVID-19, vengono sospesi i termini di alcuni procedimenti amministrativi e prorogate le scadenze di provvedimenti autorizzativi di vario ordine e grado, compresi quelli aventi carattere ambientale.

Viene, inoltre, prorogato o differito il termine per la formazione del silenzio-assenso nei procedimenti amministrativi.

 

L’art. 103 prevede:

“1. Ai fini del computo dei termini ordinatori o perentori, propedeutici, endoprocedimentali, finali ed esecutivi, relativi allo svolgimento di procedimenti amministrativi su istanza di parte o d’ufficio, pendenti alla data del 23 febbraio 2020 o iniziati successivamente a tale data, non si tiene conto del periodo compreso tra la medesima data e quella del 15 aprile 2020. Le pubbliche amministrazioni adottano ogni misura organizzativa idonea ad assicurare comunque la ragionevole durata e la celere conclusione dei procedimenti, con priorità per quelli da considerare urgenti, anche sulla base di motivate istanze degli interessati. Sono prorogati o differiti, per il tempo corrispondente, i termini di formazione della volontà conclusiva dell’amministrazione nelle forme del silenzio significativo previste dall’ordinamento.

2. Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020“.

 

Leggi anche l’articolo sulla proroga delle scadenze ambientali (MUD, A.N.G.A., RAEE, Pile/batterie).

 

DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18
Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Articolo pubblicato il 23 Marzo 2020

MUD 2020 e altre scadenze ambientali: tutte le proroghe del decreto “Cura Italia”.

L’emergenza COVID-19 produce effetti anche nel campo degli adempimenti di carattere ambientale.

Slittano, infatti,  anche alcune scadenze ambientali per effetto dell’entrata in vigore del decreto “Cura Italia” (D.L. 17/03/2020 – GU Serie Generale n.70 del 17-03-2020).

Scadenze prorogate:

  • MUD 2020 (dati anno 2019) – La scadenza per la presentazione del MUD (la denuncia annuale dei rifiuti speciali – vedi notizia)  viene prorogata dal 30 aprile al 30 giugno 2020
  • Albo Nazionale Gestori Ambientali:
    •  Versamento dei diritti annuali di iscrizione:  scadenza prorogata dal 30 aprile al 30 giugno 2020 (vedi notizia)
    • Proroga dei termini di validità delle iscrizioni all’A.N.G.A. fino al 29 ottobre 2020(vedi notizia)
  • RAEE – Comunicazione annuale delle apparecchiature elettriche-elettroniche a carico degli impianti di trattamento: scadenza prorogata al 30 giugno 2020 (questo il portale per la dichiarazione)
  • Pile e batterie – Comunicazione annuale dei dati da parte dei produttori e del Centro di Coordinamento: scadenza slittata dal 31 marzo al 30 giugno 2020 (questo il portale per la dichiarazione)

 

DECRETO-LEGGE 17 marzo 2020, n. 18
Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Articolo pubblicato il 19 Marzo 2020

Corso di formazione riservato alle aziende per addetti ai centri di raccolta

MODULO DI ADESIONE

Novatech srl propone il corso di formazione per gli operatori addetti agli ecocentri gestiti da società/cooperative incaricate della gestione dei centri di raccolta comunali/intercomunali, previsto dal decreto 8 aprile 2008, art. 2, comma 4, – “Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall’articolo 183, comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche”.

DESTINATARI

Operatori addetti agli ecocentri gestiti da società/cooperative incaricate della gestione dei centri di raccolta comunali/intercomunali.

CONTENUTI 

Parte ambiente (8 ore)

  • Il quadro normativo in materia di gestione dei rifiuti
  • Classificazione dei rifiuti ed elenco europeo dei rifiuti
  • Formulario di identificazione, registro di carico e scarico e MUD
  • Tecniche di deposito, recupero e smaltimento dei rifiuti
  • L’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali
  • Domande e interventi dei partecipanti
  • Test di apprendimento (parte ambiente)

Parte sicurezza (8 ore)

  • Cenni sulla normativa in materia di sicurezza sul lavoro e di circolazione dei veicoli
  • Igiene e sicurezza, procedure di emergenza in caso di incidente
  • Pratiche di disinfestazione
  • I requisiti tecnico gestionali dei centri di raccolta stabiliti dal decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 8 aprile 2008, e successive modifiche
  • Compiti dell’addetto al centro di raccolta e rapporti con l’utenza
  • Domande e interventi dei partecipanti
  • Test di apprendimento (parte sicurezza)

DURATA E OBBLIGO DI FREQUENZA:

Il corso è articolato in quattro giornate da 4 ore/cad., secondo il programma sopra specificato, per la durata complessiva di 16 ore.
La qualificazione degli operatori richiede la frequenza obbligatoria di almeno il 75% delle ore previste.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

  • singolo partecipante: € 300,00 + IVA 22 % = € 366,00
  • quota scontata del 10% dal secondo partecipante appartenente alla medesima azienda: € 270,00 + IVA 22 % = € 329,40

MODALITÀ DI ISCRIZIONE

Iscrizioni attraverso l’allegato modulo da restituire a: info@novatech-srl.it

Alla fine del corso le slides proiettate saranno rese disponibili e sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.

MODULO DI ADESIONE

Articolo pubblicato il 5 Marzo 2020

La gestione dei rifiuti di imballaggio

A seguito della pubblicazione delle Linee Guida sulla classificazione dei rifiuti pubblicate di recente dal SNPA (vedi ns articolo), riteniamo utile fornire alcune precisazioni rispetto alla corretta gestione dei rifiuti di imballaggio.

I rifiuti di imballaggio sono classificati facendo riferimento al sotto capitolo 15 01 dell’elenco europeo dei rifiuti:

15 01 01 imballaggi in carta e cartone

15 01 02 imballaggi in plastica

15 01 03 imballaggi in legno

15 01 04 imballaggi metallici

15 01 05 imballaggi compositi

15 01 06 imballaggi in materiali misti

15 01 07 imballaggi in vetro

15 01 09 imballaggi in materia tessile

15 01 10 * imballaggi contenenti residui di sostanze pericolose o contaminati da tali sostanze

15 01 11 * imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose (ad esempio amianto),

compresi i contenitori a pressione vuoti

L’aspetto che deve esser in primo luogo valutato è se i rifiuti in esame siano effettivamente da classificare come imballaggi o se siano piuttosto da classificare in base al loro contenuto.

Ne deriva che:

  • Un rifiuto deve essere classificato con un codice del sotto capitolo 15 01 se è sostanzialmente vuoto. Si intende vuoto anche qualora siano presenti solamente dei residui minimi attaccati alle pareti o sul fondo. Questo presuppone che in caso di capovolgimento, non si abbiano rilasci né di gocce né di residui solidi.
  • Viceversa, se l’imballaggio presenta un residuo consistente sul fondo deve essere classificato con riferimento alla sostanza in esso contenuta
  • Se un imballaggio non è contaminato internamente o esternamente da sostanze pericolose (e non è esso stesso pericoloso di per sé) deve essere classificato con il codice relativo alla frazione merceologica di cui è costituito (codici da 15 01 01 a 15 01 09).

Il codice 150105, imballaggi compositi, identifica gli imballaggi costituiti da poliaccoppiati, mentre il codice 150106, imballaggi in materiali misti, identifica tipologie diverse di imballaggi raccolti insieme.

Classificazione degli imballaggi pericolosi

 Secondo le linee guida di classificazione dei rifiuti, emanate dal Sistema Nazionale di Protezione dell’Ambiente, le caratteristiche di pericolo degli imballaggi pericolosi, a meno che essi non siano pericolosi di per stessi (15 01 11*), sono attribuite in base alle sostanze originariamente contenute.

Il codice 150111* deve essere attribuito ad imballaggi metallici che all’interno hanno matrici pericolose oppure alle bombolette spray vuote (contenitore a pressione vuoti).

Il codice 150110* deve essere attribuito agli imballi che hanno residui anche minimi di sostanze pericolose all’interno o che sono contaminati esternamente da tali sostanze, quindi un imballo che ha contenuto sostanze pericolose e non è stato ripulito, non può essere mai classificato con un codice non pericoloso.

Ne consegue che non è sempre necessario effettuare un’analisi chimico-fisica di classificazione del rifiuto, ma è più corretto effettuare una classificazione del rifiuto sulla base delle informazioni presenti alla sezione 3 della scheda di sicurezza della sostanza/miscela che era contenuta nell’imballo.

Ovviamente nell’imballaggio non devono essere state introdotte altre sostanze oltre a quella originariamente contenuta.

 

Concludendo, gli imballaggi possono essere classificati secondo le seguenti modalità:

1) imballaggi etichettati non contenenti evidenti residui o contaminazioni da sostanze pericolose:

1a) imballaggi sottoposti a “particolari procedure ufficiali per la pulizia” (nota) dei residui di sostanze

pericolose: codice EER da 15 01 01 a 15 01 09 in funzione del materiale costitutivo

dell’imballaggio;

1b) imballaggi non sottoposti a procedure di pulizia: codice 150110*;

2) imballaggi contenenti residui minimi di sostanze pericolose o da esse contaminati: codice 150110*

 

Si fa presente che non sempre l’assenza delle etichette sull’imballo significa che l’imballo non è pericoloso, ad esempio se la sostanza/miscela è classificata con le indicazioni di pericolo H412 (nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata) o H413 (può essere nocivo per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata), non è previsto il pittogramma corrispondente a “pericoloso per l’ambiente” (GHS09) sull’imballo, però il rifiuto deve essere classificato pericoloso con caratteristica di pericolo HP14.

 

(nota) definizione contenuta nel paragrafo 3.5.1, pag. 107 punto 2)

 

Novatech srl ha implementato un servizio di caratterizzazione del rifiuto sulla base delle SDS, quando possibile, senza quindi la necessità di ricorrere a un’analisi chimico-fisica del rifiuto.

Per maggiori informazioni, contattaci.

 

 

Articolo pubblicato il 26 Febbraio 2020

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