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Archivio per Categoria Approfondimenti

L’Italia è al top in Europa per riciclo di carta e cartone

3 milioni di tonnellate di carta e cartone dalla raccolta differenziata

50,6 kg pro capite di media nazionale

478 milioni di euro di benefici economici grazie al riciclo

248 discariche non costruite dal 1999 al 2011 grazie all’implementazione della raccolta differenziata.

Siamo bravi!

Questa volta è proprio il caso di dirlo: gli italiani sono i leader europei della raccolta differenziata dei rifiuti urbani di carta e cartone con risultati che fanno invidia ai nostri vicini di casa.

Questi i dati emersi dal XVII Rapporto sulla raccolta differenziata di carta e cartone diffuso da Comieco, Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica.

Un fenomeno che nel 2011 resta stabile nonostante il calo dei consumi e dei rifiuti urbani, stimato intorno al 2,5 per cento. L’Italia è sopra la media europea nel tasso di riciclo, ovvero la quantità percentuale di imballaggi immessi al consumo recuperati e riciclati, con la quota di nove imballaggi su dieci.

Così commenta questi risultati il direttore generale  di Comieco , Carlo Montalbetti: “Grazie all’impegno delle famiglie, delle imprese e dei Comuni italiani, la marcia della raccolta differenziata di carta e cartone prosegue senza pause ma un recente studio ha rilevato come esista ancora almeno 1 milione di tonnellate di materiale cellulosico che attualmente finisce nell’indifferenziato. Recuperando anche questo materiale si incrementerebbe ulteriormente il tasso di raccolta differenziata di almeno il 3 per cento”

La classifica delle Regioni più virtuose

  1. Emilia Romagna
85,8 kg/abitante
  1. Trentino Alto Adige
83,3 kg/abitante
  1. Toscana
79,3 kg/abitante
  1. Valle d’Aosta
76,5 kg/abitante
  1. Piemonte
74,6 kg/abitante
  1. Veneto
60,8 kg/abitante

(fonte: www.comieco.org)

Leggi il rapporto completo

 

 

Corsi di formazione su regolamenti ADR-RID

Novatech Srl  propone corsi di formazione individuali e collettivi sui Regolamenti ADR e RID.

Regolamento ADR

Programma indicativo del corso di formazione:

  • classificazione delle merci pericolose;
  • imballaggio ed etichettatura delle merci pericolose;
  • compilazione del documento di trasporto;
  • prescrizioni per i trasporti in colli, in cisterna e alla rinfusa;
  • disposizioni per le operazioni di carico e scarico;
  • come affrontare le situazioni di emergenza;
  • trasporti in esenzione parziale, paragrafo 1.1.3.6;
  • trasporti in esenzione totale, cap. 3.4;

I corsi di formazione sono obbligatori:

  • per il personale delle aziende soggette all’obbligo della nomina del consulente ADR;
  • per il personale delle aziende che eseguono spedizione, carico e trasporto secondo l’esenzione parziale prevista dal paragrafo 1.1.3.6 del regolamento ADR;
  • per il personale delle aziende che eseguono spedizione, carico  e trasporto secondo l’esenzione per imballaggio in quantità limitate prevista dal cap.3.4 del regolamento ADR.
Regolamento RID

Programma indicativo del corso di formazione:

  • classificazione delle merci pericolose;
  • lista delle merci pericolose;
  • merci pericolose imballate in quantità limitate;
  • merci pericolose imballate in quantità esenti;
  • utilizzazioni di imballaggi e di cisterne;
  • marcatura ed etichettatura dei colli;
  • marcatura e segnalazione dei carri ferroviari;
  • documentazione;
  • prescrizioni per i trasporti in colli, in cisterna e alla rinfusa;
  • disposizioni per le operazioni di carico e scarico;
  • disposizioni relative al carico, scarico e alla movimentazione.

I corsi di formazione sono obbligatori:

  • per il personale delle aziende soggette all’obbligo della nomina del consulente RID;
  • per il personale delle aziende che eseguono spedizione, carico  e trasporto di merci pericolose imballate in quantità limitate  (cap.3.4) o imballate in quantità esenti (cap.3.5).

Per informazioni:

049 8936673
consulenza@novatech-srl.it

SISTRI: non ci resta che piangere?

All’inizio erano le “telenovelas“, poi sono arrivate dall’America le  “soap opera“. Le prime produzioni italiane si chiamavano  “sceneggiati”, poi sostituiti dalle più evolute   “fiction” e  dai “serials“.

In qualsivoglia modo si decida di chiamarle si tratta di produzioni –  soprattutto le prime, di origine latino-americana, di scarsissimo valore artistico – rappresentanti le saghe intricate e surreali di famiglie quale la notissima e infinita serie “Beautiful”. Le telenovelas divennero negli anni ’80-’90 un fenomeno sociale e mediatico a livello planetario prima dell’avvento dei reality che ne hanno gradualmente rubato la scena.

Cosa c’entra tutto questo con il SISTRI?
Non è così difficile trovare le note in comune: ricco uso di colpi di scena, capovolgimenti imprevisti, indizi premonitori, rivelazioni clamorose e risolutive e utilizzo del meccanismo a puntate…
Con il SISTRI abbiamo assistito ad infiniti episodi sempre nuovi ma ripetitivi (sino alla noia), improvvisa morte e risurrezione, scarsissima qualità del “prodotto”,  indagini penali (con tanto di squadre di calcio di serie C misteriosamente finanziate dai dirigenti di Finmeccanica coinvolti nell’affare SISTRI); il tutto condito da continue fughe di notizie dai corridoi del Ministero e  da misteriose gole profonde che amano diffondere illazioni spesso senza capo nè coda.

Insomma gli ingredienti della telenovela ci sono tutti e in abbondanza: oltre ogni più sfrenata fantasia.

Non sono bastati due anni e passa di continui e inconcludenti  ritocchi alla disciplina normativa, di proroghe senza fine e di milioni di euro andati a finire chissà dove (!) e di due Ministri incaricati dell’Ambiente che si sono passati la patata bollente, per arrivare ad una puntata decisiva di questa triste e desolante telenovela.

Abbiamo tutti perso il conto di quale sia il numero degli episodi ormai messi in scena ma di certo non abbiamo scordato quanto ci sia costata sino ad oggi questa “innovazione tecnologica contro la lotta alla eco-criminalità mafiosa”.

Una delle prime telenovelas che ebbe diffusione in Italia si chiamava “Anche i ricchi piangono“. Oggi questo titolo risulta alquanto inadeguato a definire questa epopea visto che di ricchi forse  sono rimasti solo alcuni noti (e ignoti) signori che reggono i fili di questo teatrino dell’orrore.  E pare che non stiano piangendo…
Sarebbe forse più adatto un popolare “Non ci resta che piangere” se non fosse per il richiamo ad un mitico pezzo di cinema comico italiano che non merita di essere usato a paragone con la telenovela “sistriana”.

P.S. – L’unica notizia ufficiale ad oggi sul  SISTRI è che la data di avvio operativo è il 30 giugno 2012. Nei giorni scorsi si è rischiato il colpo di scena:  un disegno di legge che ne prevede il rinvio al 31 dicembre 2013:  non ci resta che ….attendere la prossima puntata!

Notte “verde” a Padova e nel Nordest

Avrà luogo sabato 5 maggio, nell’ambito della quinta edizione del Festival Città Impresa (dal 2 al 6 maggio),  la prima edizione della manifestazione “La Notte Verde del Nordest“, kermesse tematica sullo sviluppo sostenibile.

Il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige gli scenari di giorno e di notte di una serie di iniziative di approfondimento sui temi quali energia, mobilità, paesaggio, gestione dei rifiuti, nuovi stili di vita, ecc.

Il calendario delle manifestazioni cittadine prevede visite guidate, testimonianze aziendali, dibattiti e workshop, presentazione di progetti e prodotti, esibizioni  ed animazioni, degustazioni a km zero, laboratori per bambini e adulti che prenderanno vita, anche durante la notte, tra piazze e strade, ambienti naturali e impianti industriali.

Leggi il  programma dettagliato di tutte le interessanti manifestazioni organizzare nell’area di Padova.

Ogni ulteriore approfondimento sul sito www.festivaldellecittaimpresa.it

Albo Gestori Ambientali: nuovi importi per dimostrazione capacità finanziaria

Con la Deliberazione 14 marzo 2012 l’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha ridefinito gli importi relativi alla dimostrazione della capacità finanziaria per l’iscrizione all’Albo delle imprese che svolgono le attività di raccolta e trasporto dei rifiuti (categorie dalla 1 alla 5).

Il requisito di capacità finanziaria per l’iscrizione nelle categorie dalla 1 alla 5 si intende soddisfatto con la dimostrazione di un importo di euro novemila per il primo veicolo e di euro cinquemila per ogni veicolo aggiuntivo.

Tale requisito è dimostrato con le modalità di cui all’articolo 11, comma 2, del decreto 28 aprile 1998, n. 406, ovvero mediante attestazione di affidamento bancario rilasciata da imprese autorizzate all’esercizio del credito o dell’intermediazione finanziaria con capitale sociale non inferiore a euro due milioni e cinquecentomila.

Le imprese che hanno dimostrato il requisito di capacità finanziaria ai fini dell’iscrizione all’Albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto di terzi di cui alla legge 6 giugno 1974, n. 298, e successive modifiche e integrazioni, comprovano il requisito di capacità finanziaria mediante attestazione dell’iscrizione a tale Albo.

Deliberazione n. 3 del 14 marzo 2012

 

 

TIA: per la Cassazione non è soggetta all’IVA

La Corte di Cassazione, con  sentenza 9 marzo 2012, n. 3756,  ha affermato che la tariffa di igiene ambientale (nella versione prevista e disciplinata dall’articolo 49, D. Lgs. n. 22/1997) non è assoggettabile a Iva considerata la sua natura di tributo.

La confusa situazione legata alla natura della tariffa è sorta a partire dall’introduzione  della “nuova” TIA, ad opera dell’articolo 238 del D. Lgs. n. 152/2006 che avrebbe dovuto abrogare e sostituire la TIA del decreto Ronchi.

La TIA ha sostituito nella maggior parte dei Comuni la vecchia Tarsu (Tassa sui rifiuti solidi urbani).

La vexata quaestio legata alla sua natura tributaria o alla natura di corrispettivo di una prestazione di servizi non è mai stata definitivamente risolta nei numerosi interventi normativi e giurisprudenziali che si sono succeduti in questi anni.

La recentissima sentenza della Suprema Corte non è tuttavia destinata a chiarire le eventuali possibilità di ottenere rimborsi da parte di tutte le utenze che hanno indebitamente pagato in questi anni l’IVA sulla TIA la cui natura di tributo viene ora riaffermata dalla Corte di Cassazione.

 

Fondo Kyoto: 600 milioni di euro di finanziamenti dal Ministero dell’Ambiente

600 milioni di euro a disposizione di cittadini, imprese e persone giuridiche pubbliche e private (comprese Associazioni e Fondazioni) che potranno presentare richieste di finanziamento per progetti legati alla promozione dell’efficienza energetica, della ricerca innovativa in campo ambientale e delle fonti rinnovabili.

Il Fondo Kyoto, programma del Ministero dell’Ambiente gestito dalla Cassa depositi e prestiti (CDP) ha aperto i battenti il 16 marzo 2012.  Si tratta  di un fondo  “rotativo” cioè alimentato attraverso le rate di rimborso delle erogazioni concesse.

Le risorse di 600 milioni di euro verranno  distribuite in tre cicli da € 200 milioni l’uno.

Le domande di finanziamento si potranno presentare fino al 14 luglio 2012 attraverso l’applicativo disponibile sul sito di Cassa Depositi e prestiti www.cassaddpp.it

 

 

CONAI: anche bicchieri e piatti nella plastica

A partire dal 1° maggio 2012 i piatti e i bicchieri di plastica “usa e getta” potranno essere inseriti nella raccolta differenziata degli imballaggi di plastica. Lo hanno comunicato il 21 marzo 2012 l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) insieme al Conai.

Fino ad oggi tali tipologie di rifiuto andavano inserite nella raccolta indifferenziata del secco.  Non saranno ancora ricompresi nella modifica, invece, le posate di plastica che continueranno ad essere gettate nel secco.

Non sono ancora stati pubblicati i dettagli tecnici di questa novità, attesi per la metà di aprile, di certo è che tali rifiuti di imballaggio dovranno essere ripuliti dai residui organici per non comprometterne il recupero: non sarà necessario lavarli, ma quanto meno svuotarli dai residui di cibo e bevande.

Leggi il comunicato di CONAI

 

 

REACH: modifiche all’elenco delle sostanze cancerogene

Con la pubblicazione del Regolamento n. 109/2012 è stato modificato l’allegato XVII del Regolamento REACH (n. 1907/2006) relativo alle restrizioni in materia di fabbricazione, immissione sul mercato ed uso di alcune sostanze, preparati ed articoli pericolosi.

La modifica principale riguarda alcune voci nell’appendice 1 che contiene l’elenco delle sostanze cancerogene di categoria 1.

REGOLAMENTO (UE) N. 109/2012 della Commissione del 9 febbraio 2012
Recante modifica del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda l’allegato XVII (sostanze CMR)

MUD 2012: chi, come, quando?

Anche quest’anno il Ministero dell’Ambiente non sta mancando di riservare sorprese che destano sbigottimento e confusione in materia di MUD, la denuncia annuale dei rifiuti che tradizionalmente deve essere presentata entro il 30 aprile di ogni anno.

Proviamo a ricapitolare l’attuale stato dell’arte all’indomani delle proroghe contenute nei più  recenti provvedimenti in tema di MUD e di SISTRI  (D.M. 12 novembre 2011,  D.P.C.M. 23 dicembre 2011 e D.L. 29 dicembre 2011, n. 216).

A – Soggetti obbligati alla presentazione del MUD  (dati 2011), con modello cartaceo contenuto nel D.P.C.M. 23 dicembre 2011,  entro il 30 aprile 2012:

  • Comuni, consorzi di comuni e comunità montane
  • Comuni della regione Campania e comuni che aderiscono volontariamente al SISTRI
  • Consorzio nazionale degli imballaggi di cui all’articolo 224 del d.lgs. n. 152/2006 e sistemi riconosciuti di cui all’articolo 221, comma 3, lettere a) e c) del medesimo decreto legislativo
  • Soggetti che effettuano la raccolta, il trasporto, il trattamento ed il recupero dei veicoli fuori uso
  • Soggetti di cui all’articolo 13, commi 6 e 7, del decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151, iscritti al Registro Nazionale dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche di cui all’articolo 14 del medesimo decreto legislativo

B – Soggetti obbligati alla dichiarazione Sistri  (dati 2011), attraverso il portale del SISTRI con l’utilizzo della procedura informatica (non ancora attiva), entro il 30 aprile 2012:

  • Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti
  • Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi tranne imprenditori agricoli con volume annuo di affari non superiore a 8000 euro
  • Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g) del d.lgs n. 152/2006 con più di 10 dipendenti
Questi stessi soggetti dovranno presentare anche una dichiarazione Sistri relativa all’anno 2012 per le movimentazione di rifiuti registrate su registro cartaceo prima dell’avvio della piena operatività del Sistri (attualmente quindi per i dati dal 1 gennaio 2012 al 1 aprile 2012). Salvo eventuali ulteriore proroghe legate all’avvio del Sistri,
per questa dichiarazione la data di scadenza è il 2 ottobre 2012.

C – Soggetti esonerati dalla dichiarazione:
Non sono tenuti a presentare alcuna dichiarazione, in quanto non previsto da disposizioni legislative:

  • Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti
  • Commercianti e intermediari di rifiuti senza detenzione
  • Consorzi istituiti per il recupero o il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti che organizzano la gestione di tali rifiuti per conto dei consorziati

 

Da quanto sopra si evince che i produttori iniziali di rifiuti speciali soggetti all’obbligo di dichiarazione (punto B) devono espletare questo adempimento solo attraverso il SISTRI con l’utilizzo della procedura informatica che attualmente non è ancora disponibile.  Infatti, il D.P.C.M., pubblicato in data 23 dicembre 2011, non contiene traccia delle schede cartacee relative al MUD per i produttori di rifiuti.

Questa situazione potrebbe ulteriormente cambiare nei prossimi mesi, quindi restiamo in attesa di sapere cosa accadrà.

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