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Raccolta differenziata sotto le feste: 10 consigli per non commettere errori!

Quanti rifiuti nelle nostre case in questi giorni di festività! Ma siamo sicuri di gettarli correttamente? Proviamo a vedere…

Dove butto i “rifiuti delle feste”?

Durante le feste natalizie la produzione di rifiuti nelle nostre case aumenta in maniera considerevole: cene in famiglia, regali da scartare, imballi delle consegne a domicilio, piccoli o grandi elettrodomestici da sostituire.

Elenchiamo alcune regole ed accorgimenti per non incorrere in errore.

Ecco alcuni “rifiuti delle feste” che non devono essere conferiti nella differenziata, per non rendere impure le frazioni destinate a recupero:

  1. Non gettiamo gli scontrini dei nostri acquisti nella raccolta della carta: la carta chimica va conferita nel secco.
  2. La carta oleata o carta da forno non vanno nella raccolta carta ma nell’indifferenziato.
  3. Bicchieri delle feste: il cristallo, a causa del suo contenuto di piombo, non può essere gettato nella raccolta del vetro riciclabile ma va conferito nel secco. Pochi frammenti di cristallo possono compromettere il recupero di grandi quantitativi di vetro riciclabile.
  4. Palline di vetro dell’albero di Natale: anche esse vanno conferite nel secco in caso di rottura accidentale.
  5. Frammenti di ceramica o di vetro borosilicato (quello delle pirofile da forno) non vanno conferiti nel vetro ma nel secco.
  6. Giocattoli rotti o in generale apparecchiature elettriche/elettroniche non vanno gettate nella raccolta differenziata: i rifiuti di questo tipo devono essere conferiti nelle isole ecologiche/centri di raccolta per essere opportunamente trattati e recuperati.
  7. E l’albero di Natale?  Se non è possibile reinserirlo in natura, ripiantandolo, un albero naturale va conferito insieme agli sfalci e ramaglie. Se il tuo albero finto ha finito il suo dovere e sei costretto ad eliminarlo: è considerato un rifiuto ingombrante e va conferito presso le isole ecologiche comunali
  8. Il cestino di vimini delle classiche strenne natalizie va conferito nella raccolta del legno (normalmente presenti presso gli ecocentri)
  9. Pluriball, polistirolo, paglietta sintetica vanno conferiti nella raccolta della plastica
  10. E alla fine si brinda! La bottiglia dello spumante ovviamente andrà nel vetro, mentre la gabbietta di metallo e la capsula di copertura del tappo nella raccolta dei metalli. Il tappo di sughero nella raccolta legno.

Evidenziamo che è stata prorogata al 1 luglio 2022 della disciplina sull’etichettatura ambientale degli imballaggi che ci aiuterà a capire con maggiore immediatezza dove conferire correttamente i rifiuti di imballaggi.

Ne vuoi sapere di più? Contattaci

REACH: dal 4 gennaio le restrizioni nelle miscele per tatuaggi.

Non è la fine dei tatuaggi a colori, come intitolato da diverse testate in questi giorni, bensì l’introduzione di una disciplina più rigida e consapevole sull’uso delle sostanze chimiche potenzialmente pericolose contenute nei tattoo.

Un pericoloso vuoto normativo.

Siamo abituati da anni alle limitazioni imposte nel mondo della cosmesi e detergenza rispetto all’utilizzo di determinate sostanze chimiche allo scopo di tutelare la nostra salute e l’ambiente. Nel settore della tatuazione, invece, non erano ancora state introdotte regole su inchiostri e sostanze utilizzate in queste tecniche che comportano iniezioni negli strati profondi del derma con notevole esposizione a rischi.

Le restrizioni introdotte nel REACH per i materiali da tatuaggio.

Un team di studiosi dell’ECHA, l’Agenzia Europea per le sostanze chimiche, ha svolto un’approfondita revisione scientifica delle sostanze in uso e un’analisi delle ricerche disponibili sugli eventuali effetti sul nostro organismo.

Tale percorso ha portato all’inserimento di una specifica voce all’interno del Regolamento REACH, 1907/2006/CE che prevede:

  • restrizioni in materia di fabbricazione, uso, immissione sul mercato di determinate sostanze, miscele e articoli pericolosi
  • obblighi di informazione a carico dei produttori che le immettono sul mercato
  • la messa al bando di sostanze mutagene, cancerogene, tossiche per la riproduzione, sensibilizzanti e corrosive ai sensi del Regolamento CLP 1271/2008/CE

A seguito di tali disposizioni sono stati limitati l’utilizzo intenzionale o le concentrazioni di circa 4000 sostanze classificate come pericolose negli inchiostri

Chi può eseguire i tatuaggi?

Relativamente all’esecuzione dei tatuaggi, in Italia sono abilitati ad effettuare tale pratica solo coloro che sono in possesso dell’attestato di frequenza di uno specifico corso di formazione regionale e che operino nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari previsti dalle linee guida del Ministero della Salute.

Le regole non vietano insomma i tatuaggi a colori, ma chiedono che gli inchiostri colorati siano realizzati limitando l’uso di sostanze rischiose per la salute e introducono norme più chiare, a tutela sia degli operatori sia di chi vuole farsi un tatuaggio.

SUP: l’attuazione della direttiva prodotti in plastica monouso in Italia.

Dopo alcuni rinvii, entra in vigore in Italia, il 14 gennaio 2022 il decreto attuativo della Direttiva SUP – Single Use Plastic. Una norma quadro che punta a ridurre la produzione e la diffusione nell’ambiente di prodotti in plastica monouso, tra i principali oggetti di inquinamento ambientale e marino da micro-plastiche.

Quali sono i principi della Direttiva SUP?

Il testo del decreto è piuttosto corposo e si basa su principi quali:

– prevenzione e riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente e sulla salute umana;
– promozione dell’economia circolare, contribuendo alla riduzione della produzione di rifiuti;
– promozione dell’utilizzo di plastica riciclata idonea al diretto contatto alimentare nelle bottiglie per bevande.

A quali genere di prodotti si riferiscono le misure restrittive?

In generale il campo di applicazione si riferisce a

  • uso di prodotti in plastica monouso
  • in plastica oxo-degradabile
  • di attrezzi per la pesca contenenti plastica

Quali sono le azioni previste dalla nuova norma?

L’ampio spettro di misure previste dal decreto comprende:

  • riduzione dell’uso
  • restrizioni nell’immissione sul mercato
  • requisiti di marcatura
  • misure di sensibilizzazione
  • accordi e piani di programma

 

D.lgs. n. 196 del 2021 recante “Attuazione della direttiva (UE) 2019/904, del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 giugno 2019 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente”.

RENTRI: un video spiega come funzionerà.

L’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha reso disponibile un video tutorial che anticipa alcuni dei contenuti che avrà il RENTRI il Registro Elettronico Nazionale sulla Tracciabilità dei Rifiuti.

Il video contiene una simulazione di come avverrà il caricamento dei dati contenuti nei registri di carico e scarico rifiuti, dedicato a tutte le imprese che non sono dotate di un software interoperabile con RENTRI.

A questo link è disponibile il video tutorial.

Norme pubblicate nel mese di novembre 2021

GAZZETTA UFFICIALE

MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
COMUNICATO
Deliberazione dell’Albo nazionale gestori ambientali n. 11 del 14 ottobre 2021

 

MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
DECRETO 26 ottobre 2021
Attuazione delle direttive delegate della Commissione europea (UE) 2021/647 del 15 gennaio 2021 ed (UE) 2021/884 dell’8 marzo 2021, di modifica degli allegati III e IV, del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 27, sulla restrizione di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (ROHS II).

Scadenze ambientali di dicembre 2021

  • 6 dicembre – Piano Emergenza Esterno Rifiuti: termine per l’invio delle informazioni integrative per gli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti (leggi il nostro articolo).

 

  • 20 dicembre – CONAI: Dichiarazione mensile CONAI (mod. 6.1; 6.2; 6.10) – si ricorda che le dichiarazioni vanno obbligatoriamente effettuate mediante la procedura online.

Notifica SCIP: conosciamo questo servizio.

Devi effettuare la notifica SCIP per gli articoli immessi sul mercato? Ce ne occupiamo noi.

Cos’è la notifica SCIP?

La notifica SCIP (Substances of Concern In articles as such or in complex objects (Products)) è nata allo scopo di creare una banca dati tossicologica in cui vengono inserite tutte le informazioni sulle sostanze estremamente preoccupanti (SVHC- Substances Very High Concern) presenti in quantità 0,1% (peso/peso) contenute in articoli o articoli complessi.

La creazione della banca dati SCIP è stata istituita dall’art. 9 della Direttiva quadro sui rifiuti, Direttiva (UE) 2018/851, allo scopo di rendere nota la presenza di sostanze molto pericolose negli articoli e di permettere la gestione in sicurezza degli stessi per l’intero ciclo di vita fino alla fase finale di rifiuto.

La notifica SCIP deve essere inviata all’ECHA (European Chemicals Agency).

Chi deve fare la notifica SCIP?

L’obbligo di inviare la notifica SCIP riguarda i fornitori di articoli immessi sul mercato dell’Unione Europea contenenti una sostanza estremamente preoccupante presente nell’elenco di sostanze candidate in una concentrazione superiore a 0,1% p/p

L’obbligo decorre dal 5 gennaio 2021.

I fornitori di articoli interessati alla notifica SCIP sono:

  • produttori e assemblatori dell’UE,
  • importatori dell’UE,
  • distributori dell’UE di articoli e altri attori della catena di approvvigionamento che immettono articoli sul mercato.

Quali informazioni devono essere inviate?

  • dati che consentano l’identificazione dell’articolo;
  • il nome, l’intervallo di concentrazione e l’ubicazione della/e sostanza/e presente/i nell’elenco delle sostanze candidate presente/i in quell’articolo;
  • altre informazioni che consentano l’uso sicuro dell’articolo, in particolare che ne garantiscano la corretta gestione quando viene convertito in rifiuto.

Per ogni informazione contatta i nostri uffici.

CONAI: rimborso contributo per autoproduttori di imballaggi

Da CONAI buone notizie: chi si auto-produce gli imballaggi può accedere ad una richiesta di rimborso sugli sfridi della lavorazione.

Chi è l’auto-produttore di imballaggi?

L’azienda che acquista materie prime o semilavorati per produrre i propri imballaggi destinati a contenere i prodotti delle proprie lavorazioni rientra nella definizione di auto-produttore di imballaggi.

A livello di procedure CONAI questo soggetto della filiera assolve il Contributo Ambientale CONAI  (CAC) direttamente al proprio fornitore di materie prime/semilavorati destinati all’auto-produzione di imballaggi.

Quale la novità per l’auto-produttore?

A partire dal prossimo anno l’auto-produttore di imballaggi potrà presentare a CONAI una richiesta di rimborso del Contributo Ambientale CONAI pagato sulle materie prime/semilavorati che diventano scarto nel processo di auto-produzione dell’imballaggio.

Come chiedere il rimborso?

Per ottenere il rimborso ex post del contributo pagato  su tali materiali sarà necessario:

  • presentare una stima delle quantità di imballaggi autoprodotti e dei relativi sfridi (entro il 30/09)
  • allegare la prima volta una relazione contenente le informazioni sulla generazione e gestione di tali sfridi di lavorazione
  • presentare l’istanza di rimborso entro il mese di febbraio dell’anno successivo

Ecco la circolare esplicativa di CONAI:

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