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Archivio annuale 2023

Greenwashing: in cantiere una direttiva europea.

100% ecologico! Prodotto eco-sostenibile, azienda rispettosa dell’ambiente…
A breve questi slogan dovranno essere usati con cautela e saranno oggetto di una specifica disciplina in arrivo dall’Unione Europea.

Una direttiva per combattere il greenwashing

La diffusa pratica di vantare qualità di eco-sostenibilità di prodotti o servizi da parte delle aziende subirà un giro di vite grazie ad una regolamentazione europea.

La direttiva in cantiere, che dovrebbe essere conclusa entro quest’anno, disciplinerà il cosiddetto “greenwashing”, il marketing in chiave ambientale diffuso tra le aziende che consiste nel definire un proprio prodotto, servizio come genericamente “sostenibile”, “ecologico” o “rispettoso dell’ambiente” senza alla base dati oggettivi che possano dimostrare la veridicità di quanto dichiarato.

E’ stato rilevato dalle istituzioni europee, che la maggior parte dei claim utilizzati in tema di sostenibilità risulta infondato e teso a carpire l’attenzione del consumatore senza un riscontro reale in termini di ecologia, tutela dell’ambiente o risparmio delle risorse.

Cosa dovranno fare le aziende.

Al fine di tutelare i consumatori, la norma proposta dalla Commissione prevede che le aziende che fanno “dichiarazioni ecologiche” dovranno fornire una valutazione dei propri prodotti utilizzando la metodologia dell’impronta ambientale di prodotto o applicando metodologie alternative attualmente al vaglio dei tecnici UE.

Questi argomenti sono raggruppati nell’acronimo ESG: una sigla che richiama i tre pilastri “ambiente, società e governance“. Il rating ESG è sempre più importante e vincolante nelle organizzazioni e costituisce uno dei metri di misura analizzati dagli investitori.

L’obiettivo degli interventi in programma nelle istituzioni europee è di portare la trasparenza in un settore attualmente caratterizzato da incongruenze sulla qualità dei dati, sugli standard di rendicontazione e sui metodi utilizzati per generare i rating ESG.

In tre passi la UE porterà chiarezza nel settore delle ESG.

La nuova normativa Ue imporrà un uso appropriato delle ESG in tre step:

  • definendo degli standard di sostenibilità obbligatori imposti dall’Ue, un aspetto che dovrebbe introdurre maggiore qualità e coerenza in fase di rendicontazione;
  • sottoponendo a revisione le informazioni riportate dalle organizzazioni;
  • introducendo obblighi di certificazione delle informazioni sulla sostenibilità e requisiti più stringenti nella comunicazione degli impatti sull’ambiente, sulla società e sulla governance.

Articolo pubblicato il 31 Gennaio 2023

Albo Gestori Ambientali: nuovo modello attestazione idoneità.

L’Albo Nazionale Gestori Ambientali ha rinnovato il modello di attestazione di idoneità dei veicoli per l’iscrizione nelle categorie di trasporto rifiuti.

L’ANGA per rispondere all’esigenza di rendere uniformi il foglio riepilogativo delle domande di iscrizione/variazione dell’impresa con l’attestazione di idoneità delle caratteristiche dei veicoli e delle carrozzerie mobili, predisposta dal responsabile tecnico e nell’intento di semplificare la compilazione di suddetti documenti ha introdotto la compilazione dell’attestazione direttamente all’interno del portale delle istanze.

Il servizio di compilazione e trasmissione telematica delle domande e delle comunicazioni all’Albo
nazionale gestori ambientali, consentirà la generazione del modello precompilato di attestazione (allegato “A” della delibera) contenente tutte le informazioni presenti nel sistema informatico
fornite con la compilazione dell’istanza.
Sarà compito del Responsabile tecnico verificare ed integrare tale modello con le informazioni mancanti ed eventuali altre informazioni di dettaglio prima della sottoscrizione.

Deliberazione n. 9 del 15 dicembre 2022.
Attestazione d’idoneità delle caratteristiche dei veicoli e delle carrozzerie mobili: modifiche e
integrazioni alla deliberazione n. 6 del 9 settembre 2014 e alla deliberazione n. 3 del 24 giugno
2020.

Articolo pubblicato il 31 Gennaio 2023

Etichettatura ambientale imballaggi: esclusi i prodotti soggetti ad etichetta energetica.

Il Ministero chiarisce con una nota l’esclusione dall’obbligo di etichettatura ambientale dei prodotti soggetti alla disciplina dell’etichetta energetica.

Come riferito in precedenza (leggi articolo), dal 1  gennaio 2023 è entrato in vigore l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi (ai sensi dell’art. 219 comma 5, del D.Lgs. n.152 del 2006).

Il MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), con una propria nota di riscontro ad un interpello proveniente da Confindustria, ha fornito chiarimenti sull’etichetta ambientale degli imballaggi dei prodotti soggetti a etichettatura energetica, previste dal Regolamento UE 2017/1369 .

Il citato Regolamento prevede un obbligo di etichetta da apporre su alcune categorie di prodotti  (quali apparecchiature elettriche ed elettroniche e pneumatici) che rappresenti le informazioni su efficienza energetica, consumo di energia e di altre risorse da parte dei prodotti durante l’uso.

Con la nota di chiarimento il MASE ha chiarito che “nelle more dell’adozione dei previsti atti delegati da parte della Commissione europea, in considerazione della necessità di armonizzare le disposizioni recanti i diversi obblighi di etichettatura, le previsioni di cui all’art. 219, comma 5, del D.lgs. 152/2006 non si applicano alle segnalate tipologie di articolo, soggette alla disciplina di cui al Regolamento (UE) 2017/1369.”

Si aggiunge quindi una ulteriore categoria di prodotti, rispetto ai già segnalati dispositivi medici e farmaci (leggi la nota ministeriale), all’esclusione dall’obbligo di etichettatura ambientale, fino a nuove specifiche determinazioni degli enti competenti.

Leggi la nota del Ministero 

Articolo pubblicato il 31 Gennaio 2023

CONAI: entro febbraio le richieste di rimborso/esenzione per export

Entro il 28 febbraio è possibile attivare le procedure previste da CONAI per il recupero del contributo ambientale sugli imballaggi destinati alle esportazioni.

Il contributo CONAI sulle esportazioni si può evitare.

Gli imballaggi che escono dal territorio nazionale a seguito di esportazione, che siano stati assoggettati al contributo ambientale CONAI, possono essere oggetto di una richiesta di esenzione o di rimborso nei riguardi del Consorzio Imballaggi.

Esenzione ex ante, recupero ex post o compensazione?

Si tratta di procedure facoltative che devono essere attivate dall’ azienda interessata e che richiedono il mantenimento di una “contabilità” degli imballaggi per poter accedere alle istanze.

E’ possibile ottenere l’esenzione ex ante di una parte di contributo ambientale già all’atto dell’acquisto o importazione degli imballaggi; oppure richiedere il rimborso ex post sugli imballaggi assoggettati a contributo e poi esportati.

In alcuni casi può essere più conveniente attivare una procedura di compensazione tra import ed export che consente di liquidare solo il saldo a debito verso CONAI.

E’ utile una preventiva analisi dei flussi aziendali di imballaggi per capire quale sia la procedura più idonea per ogni azienda.

La tua azienda è esportatrice abituale? Verifica se hai diritto a una esenzione/rimborso da CONAI.

Consulta i nostri esperti di procedure CONAI per una verifica della tua situazione aziendale.

La scadenza è il 28 febbraio: contattaci subito.

Articolo pubblicato il 31 Gennaio 2023

Scadenze ambientali di febbraio 2023

  • 20 febbraio – CONAI: Dichiarazione mensile, CONAI (mod. 6.1; 6.2) – si ricorda che le dichiarazioni vanno obbligatoriamente effettuate mediante la procedura online.
  • 28 febbraio – CONAI: Richieste di esenzione ex ante e rimborso ex post sulle esportazioni di imballlaggi (hai bisogno di aiuto? chiedi a noi!)
  • 28 febbraio – Relazione amianto – entro questa data le imprese che svolgono attività di smaltimento e bonifica dell’amianto devono presentare alle  Regione e alle USL competenti una relazione annuale sull’attività svolta come previsto dall’art. 9, comma 1,  L. 27 marzo 1992, n. 257.
  • 28 febbraio – Relazione trasporto merci pericolose A.D.R. – entro questa data i consulenti per il trasporto di merci pericolose devono redigere la relazione annuale sulle attività svolte dall’impresa.

Articolo pubblicato il 30 Gennaio 2023

Norme pubblicate nel mese di gennaio 2023

GAZZETTA UFFICIALE

  • GU Serie Generale n.1 del 02-01-2023
    MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA
    COMUNICATO
    Attuazione dell’articolo 7, comma 2, del decreto 21 ottobre 2022, n. 463, finalizzato alla selezione di proposte progettuali volte alla realizzazione di siti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, da finanziare nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), Missione 2 «Rivoluzione verde e transizione ecologica», Componente 2 «Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilita’ sostenibile», Investimento 3.1 «Produzione in aree industriali dismesse», finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU.

BOLLETTINO UFFICIAE REGIONE VENETO

  • Bur n. 8 del 17 gennaio 2023
    DECRETO DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE AMBIENTE E TRANSIZIONE ECOLOGICA n. 1 del 02 gennaio 2023
    Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi – Approvazione modello di dichiarazione anno 2022.

ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI

  • Deliberazione n. 9 del 15 dicembre 2022.
    Attestazione d’idoneità delle caratteristiche dei veicoli e delle carrozzerie mobili: modifiche e
    integrazioni alla deliberazione n. 6 del 9 settembre 2014 e alla deliberazione n. 3 del 24 giugno
    2020.

 

Articolo pubblicato il 30 Gennaio 2023

CONAI: la nuova guida 2023 e le novità.

L’appuntamento annuale con la guida CONAI si rinnova anche per il 2023. E’ online il volume che contiene le novità e gli aggiornamenti per la corretta applicazione del Contributo Ambientale CONAI sugli imballaggi.

Dal 1 gennaio scende ulteriormente il valore dei contributi.

Dopo una prima tranche di riduzioni entrata in vigore già dal 1 luglio scorso, ecco che dal 1 gennaio 2023 sono entrati in vigore i nuovi valori dei contributi ambientali, con ulteriori riduzioni quasi su tutti i materiali.

Qui un riepilogo dei valori in vigore dal 1 gennaio.

– ACCIAIO 5,00 €/ton
– ALLUMINIO 7,00 €/ton
– CARTA
fascia 1 5,00 €/ton
fascia 2 CPL 25,00 €/ton
fascia 3 (composti tipo C) 115,00 €/ton
fascia 4 (composti tipo D) 245,00 €/ton
– LEGNO 8,00 €/ton
– PLASTICA
Fascia A1.1 20,00 €/ton
Fascia A1.2 60,00 €/ton
Fascia A2 150,0  €/ton
Fascia B1.1 20,00  €/ton
Fascia B1.2 20,00  €/ton
Fascia B2.1 350,00 €/ton
Fascia B2.2 410,00 €/ton
Fascia B2.3 550,00 €/ton
Fascia C 560,00 €/ton
–  PLASTICA BIODEGRADABILE E COMPOSTABILE 170,00 €/ton
– VETRO 23,00 €/ton

Le fasce della plastica sono diventate 9!

Continua il progetto di diversificazione del contributo ambientale sugli imballaggi in plastica che ora contano addirittura 9 fasce diverse di contributo (alle quali si aggiunge il contributo specifico per gli imballi in plastica biodegradabile e compostabile).

La diversificazione del contributo ha la finalità di incentivare l’uso di imballaggi maggiormente riciclabili, collegando il livello contributivo all’impatto ambientale delle fasi di fine vita/nuova vita. Questo meccanismo complica un po’ la vita dei soggetti produttori ed utilizzatori coinvolti che devono destreggiarsi all’interno di un sistema sempre più complesso di classificazione degli imballaggi prodotti in questo materiale.

Ecco le 9 fasce in vigore dal 1 gennaio 2023 per gli imballaggi in plastica.

Il progetto di semplificazione.

Interessante l’avvio da parte del Consorzio Imballaggi di una iniziativa volta a semplificare e ridurre le dichiarazioni periodiche da presentare da parte dei produttori e/o commercianti di imballaggi.

Grazie ai dati presenti nella fatturazione elettronica, CONAI ambisce a ridurre notevolmente il volume di dichiarazioni attualmente obbligatorie da presentare da parte di tali soggetti, estrapolando i dati direttamente da quanto transita per il sistema gestito dall’Agenzia delle Entrate (con l’aiuto di soggetti terzi incaricati da CONAI).

Per ora il sistema è in fase di avvio sperimentale con un gruppo di aziende campione.

In fondo alla nuova guida è presente un’approfondita spiegazione dei criteri di transizione verso questa modalità (leggi qui).

Il calendario delle scadenze CONAI per il 2023.

Qui è riportata la sintesi degli appuntamenti con le scadenze CONAI per l’anno in corso.

La prossima importante scadenza è quella del 28 febbraio

Entro questa data devono essere presentare le richieste di esenzione ex ante o di rimborso ex post sulle esportazioni.

Contatta i nostri consulenti per verificare quali sono i tuoi obblighi e le possibilità di risparmio sul contributo ambientale CONAI.

Articolo pubblicato il 30 Gennaio 2023

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