Come già riferito – leggi articolo – con il c.d. decreto “Sblocca Cantieri” (articolo 1, comma 19, legge n. n. 55/2019) sono state poste delle forti limitazioni al settore del recupero dei rifiuti attraverso la disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto, nota come End of Waste.
Dopo gli interventi della Regione Lombardia, anche la Regione Veneto ha chiarito, con una circolare, la propria posizione con riferimento, in particolare, a quelle “autorizzazioni caso per caso” che erano state legittimamente rilasciate dalle autorità competenti e che in prima battuta, sembrava dovessero decadere – hic et nunc o con specifici provvedimenti di revoca – per effetto del suddetto decreto.
La Regione Veneto, nella circolare del 04/10/2019, ritiene che:
– la disposizione contenuta nel cd. decreto “Sblocca Cantieri” si riferisca solo alle future autorizzazioni;
– le autorizzazioni in essere all’entrata in vigore del citato decreto continuino ad esplicare la loro efficacia fino alla naturale scadenza e non debbano essere riesaminate prima di tale data.
Infine, la circolare regionale prevede che «i provvedimenti relativi alla richiesta di nuove autorizzazioni o a rinnovi di autorizzazioni vigenti dovranno essere valutati sulla base del nuovo (futuro) testo dell’articolo 184-ter, non potendosi autorizzare cessazioni di qualifica del rifiuto non previste da regolamenti comunitari o da decreti ministeriali e norme nazionali.».
Nel frattempo il nuovo Governo ha inserito un disposto sul tema, all’interno del disegno di legge del c.d. “decreto crisi industriali”, che mira a risolvere la questione con un provvedimento di rango nazionale (leggi la notizia).
Leggi la Circolare della Regione Veneto sull’end of waste
Articolo pubblicato il 28 Ottobre 2019