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Archivio annuale 2022

CONAI: 500.000 euro per chi progetta imballaggi sostenibili.

Premi per 500.000 euro a disposizione delle aziende che hanno progettato in chiave di sostenibilità i loro imballaggi.
Giunge alla nona edizione il bando CONAI per l’ecodesign degli imballaggi.
Come partecipare?

Chi può partecipare al bando?

Potrai partecipare al concorso se la tua azienda nell’ultimo biennio (2020-2021) ha realizzato attività di prevenzione rivolte al settore imballaggi, agendo su almeno una delle leve indicate:

  • riutilizzo,
  • facilitazione delle attività di riciclo,
  • utilizzo di materie provenienti da riciclo,
  • risparmio di materia prima,
  • ottimizzazione della logistica,
  • semplificazione del sistema di imballo e ottimizzazione dei processi produttivi.

Al Bando potranno partecipare sia le evoluzioni di progetti di packaging, sia imballaggi nuovi per l’azienda che risultino avere un minore impatto ambientale rispetto agli imballaggi più frequentemente utilizzati per la medesima applicazione sul mercato italiano.

Come partecipare?

Per partecipare al bando bisogna utilizzare il form online disponibile sul sito  www.ecotoolconai.org – Area Bando.

Attraverso lo strumento Eco Tool CONAI verranno calcolati, con una sorta di analisi LCA (Life Cycle Assessment) semplificata, gli effetti delle azioni di prevenzione attuate sui propri imballaggi e quindi i  benefici ambientali in termini di risparmio energetico, idrico e di riduzione delle emissioni di CO2.

Gli esempi della scorsa edizione.

Se vuoi vedere i casi presentati nella scorsa edizione per comprendere meglio come funziona il concorso, ecco la lista delle aziende vincitrici e delle ulteriori aziende premiate nel Bando 2021: Graduatoria_Vincitori_Bando_CONAI_Ecodesign_2021

Leggi l’informativa completa di CONAI.

Articolo pubblicato il 28 Febbraio 2022

Economia circolare e credito d’imposta: chi può usufruire degli incentivi.

Le imprese che hanno effettuato nelle annualità 2019 e 2020 acquisti di prodotti ed imballaggi costituiti con materie prime derivanti da recupero, possono ottenere una agevolazione sotto forma di credito d’imposta.

In cosa consiste il credito d’imposta?

Si tratta di un incentivo alle imprese rientrante nel piano d’azione nazionale a sostegno dell’economia circolare e dell’efficientamento delle risorse.

Il contributo prevede un rimborso, sotto forma di credito d’imposta, pari al 36% delle spese sostenute nel 2019 e 2020 per l’acquisto di prodotti e di imballaggi di recupero, fino ad un importo massimo annuale di 20.000 euro per ogni impresa beneficiaria, nel limite complessivo di 1 milione di euro per ciascuna annualità.

Come ottenere il credito d’imposta?

Le istanze potranno essere presentate esclusivamente in forma elettronica, tramite la piattaforma informatica Invitalia PA Digitale a partire dal 21 febbraio 2022  fino al 22 aprile 2022.

Quali prodotti ed imballaggi rientrano nell’agevolazione?

I requisiti e le certificazioni idonee ad attestare le tipologie di prodotti e di imballaggi di recupero per l’ accesso all’agevolazione, nonché i criteri e le modalità per la fruizione del credito d’imposta, sono stati di recente definiti con il decreto del 14 dicembre 2021, pubblicato in Gazzetta ufficiale del 9 febbraio 2022, n. 33

Qui di seguito alcuni documenti utili:

 

Articolo pubblicato il 25 Febbraio 2022

La tutela dell’ambiente diventa principio costituzionale.

«La Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversita’ e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».

Articolo 9 della Costituzione della Repubblica Italiana”.

Una svolta epocale, come definita dal Ministro Cingolani, l’introduzione tra i principi della Costituzione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi.

Tale modifica, di immediata entrata in vigore – essendo stata approvata con maggioranza qualificata da parte di entrambe le Camere non necessita di referendum confermativo – si affianca alla modifica dell’art. 41 che prevede che:

“L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.”

Prima d’ora la carta costituzionale non conteneva un riferimento esplicito all’ambiente e alla sua tutela. Con questa riforma l’ambiente acquista una sua autonoma dignità tale da risultare un principio cardine da tutelare e preservare al pari di altri principi costituzionali quali la sicurezza, la dignità umana, la libertà.

Cosa cambia ora nel nostro ordinamento?

L’elevazione dell’ambiente a principio costituzionale implica dal lato pratico che da ora in poi non solo una legge contraria alla tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi può essere dichiarata incostituzionale ma anche che la mancata legiferazione a favore di tali principi possa essere fatta valere in Parlamento e portata avanti.

La tutela intergenerazionale.

L’inserimento nel testo dell’art. 9 dell’interesse delle future generazioni ha un impatto innovativo rispetto a quanto accaduto finora. La nostra carta costituzionale, diversamente da quella di altri Paesi quali ad esempio la Germania,  non conteneva  finora una norma che garantisse il principio di tutela verso le generazioni future.

Un patto di solidarietà intergenerazionale che rende il nostro sistema costituzionale più moderno e completo.

Il riferimento alla tutela degli animali.

Altro precetto del tutto inedito ed innovativo è l’inserimento nel testo del principio di tutela degli animali.

In linea con quanto già previsto dalle istituzioni dell’UE, gli animali vengono elevati al rango di esseri senzienti e non di cose e sono meritevoli di tutela, nelle forme e nei modi stabiliti con legge dello Stato.

Articolo pubblicato il 25 Febbraio 2022

ADR: il nuovo accordo Multilaterale M343.

L’Italia ha sottoscritto in data 08/02/2022 l’Accordo Multilaterale M343 che permette di utilizzare imballaggi non omologati per adesivi, pitture e materie simili alle pitture, inchiostri da stampa e materie simili agli inchiostri da stampa e resine in soluzioni.

Tali prodotti sono classificati pericolosi per l’ambiente, con UN 3082 materia pericolosa per l’ambiente, liquida, n.a.s., gruppo di imballaggio III, a causa della presenza dei seguenti biocidi, da soli o in combinazione, in concentrazione ≥ 0,025 %:

  • 4,5-dichloro-2-octyl2H-isothiazol-3-one (DCOIT, CAS 64359-81-5)
  • octhilinone (OIT, CAS 26530-20-1);
  • zinc pyrithione (ZnPT, CAS 13463-41-7)

Queste merci pericolose possono essere trasportate in imballaggi di acciaio, di alluminio, altri metalli o di plastica non omologati, se trasportate in quantità ≤ 30 litri per imballaggio, nelle seguenti modalità:

  • in carichi pallettizzati, in pallet box o altre unità di carico, ad es. singoli imballaggi collocati o impilati e fissati mediante reggetta, termoretraibile o fascia elastica o altro mezzo idoneo a un pallet;
  • come imballaggi interni di imballaggi combinati con una massa netta massima dell’imballaggio combinato di 40 kg.

Tutte le altre pertinenti disposizioni dell’ADR devono essere applicate.

Il presente accordo è valido fino al 30 giugno 2023 per i trasporti nei territori dei Paesi contraenti dell’ADR, firmatari del presente accordo.

Dubbi sul trasporto i merci pericolose?

I nostri consulenti ADR sono a disposizione per aiutarti a risolverli.
Non rischiare, contattaci e viaggerei più sicuro.

Articolo pubblicato il 17 Febbraio 2022

Albo Nazionale Gestori Ambientali: aggiornate le prescrizioni nei provvedimenti di iscrizione.

L’Albo Nazionale Gestori Ambientali, a seguito delle varie modifiche normative intervenute nel tempo, ha rinnovato le prescrizioni contenute nei provvedimenti di iscrizione per tutte le categorie attive del medesimo Albo (1, 2-bis, 2-ter, 3-bis, 4, 4-bis, 5, 6, 8, 9, 10).

Le nuove prescrizioni aggiornate sono contenute in una delibera che contiene 12 allegati con le prescrizioni da considerare come sostitutive di quelle inserite negli attuali provvedimenti di iscrizione in vigore rilasciati in precedenza dalle sezioni regionali dell’Albo.

L’Albo provvederà anche ad inviare tale delibera a ciascuna impresa iscritta.

Cosa devo fare?

I nostri esperti consigliano alle imprese iscritte in una delle suddette categorie dell’Albo di dedicare un’attenta lettura e presa d’atto delle nuove prescrizioni che costituiranno parte integrante dei provvedimenti in vigore già rilasciati e futuri.

Si sottolineano, in particolare, due novità significative:

  • l’eliminazione dell’obbligo di conservare a bordo di ciascun mezzo copia cartacea del proprio provvedimento di iscrizione che può essere sostituito dalla copia in versione digitale, scaricabile dall’area riservata del sito dell’A.N.G.A., ed esibita in caso di controllo su strada o su richiesta dell’impianto di destinazione;
  • la possibilità di concordare con il produttore, in caso di non accettazione del rifiuto a destino,  una destinazione alternativa ad altro impianto (in modo da ottimizzare la logistica e i costi).

Deliberazione n. 3 del 07 febbraio 2022
Modifica alle prescrizioni dei provvedimenti d’iscrizione all’ Albo.

Articolo pubblicato il 16 Febbraio 2022

Consulente ADR: quando serve la nomina in azienda?

La tua azienda trasporta, carica o spedisce merci o rifiuti pericolosi? Conosci cosa prevede l’Accordo ADR per il trasporto di merci pericolose? I nostri esperti sono in grado di verificare gli obblighi (o le esenzioni) che possono riguardare la tua attività.

Cos’è l’Accordo ADR per il trasporto delle merci pericolose?

L’ADR è l’accordo relativo ai trasporti internazionali e nazionali di merci pericolose su strada.

La norma riguarda:

  • classificazione delle sostanze/miscele pericolose (o oggetti/dispositivi che contengono sostanze/miscele pericolose) in riferimento al trasporto su strada;
  • condizioni di imballaggio delle merci,
  • caratteristiche degli imballaggi e dei contenitori;
  • modalità costruttive dei veicoli e delle cisterne;
  • disposizioni e requisiti per il trasporto, compresi i documenti di viaggio;
  • formazione dei conducenti che trasportano merci pericolose e degli operatori coinvolti nel trasporto;
  • esenzioni dal rispetto delle norme dell’Accordo.

Da notare che le disposizioni di questi accordi possono riguardare anche il trasporto di rifiuti pericolosi.

Quando è necessario nominare un Consulente ADR?

L’obbligo di nomina del consulente ADR/RID è disciplinato dall’art. 11 del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 35:
“Il legale rappresentante dell’impresa la cui attività comporta trasporti di merci pericolose, oppure operazioni di imballaggio, di carico, di riempimento o di scarico, connesse a tali trasporti, nomina un consulente per la sicurezza”.

Nell’edizione 2019 dell’Accordo ADR è stato introdotto l’obbligo di nomina del consulente ADR anche per le aziende che effettuano solo le operazioni di spedizioni, a partire dal 1 gennaio 2023.

Quali sono le esenzioni dalla nomina del consulente ADR?

Sono previste alcune esenzioni per la nomina del  consulente ADR o RID, previste dal D.Lgs. n. 40/2000, che ha istituito il ruolo di consulente per la sicurezza  dei trasporti delle merci pericolose sostituito poi dal D. Lgs. n. 35/2010.

Tali esenzioni riguardano:

  • imprese che effettuano solo lo scarico della merce pericolosa alla destinazione finale.
  • imprese che effettuano le attività sopra indicate, riguardanti trasporti su strada in quantitativi che rientrano nei limiti del paragrafo 1.1.3.6 o in imballaggi in quantità limitate (cap. 3.4).
  • sono escluse dalla nomina le imprese che effettuano le attività di trasporto, carico o scarico di merci o rifiuti pericolosi poco pericolosi (categoria di trasporto 3) non a titolo di attività principale od accessoria all’impresa, ma in modo occasionale e in ambito esclusivamente nazionale. L’applicazione prevede dei quantitativi massimi specifici e prevede l’invio di una comunicazione scritta, all’inizio di ogni anno solare, agli uffici della Motorizzazione Civile.

Come faccio a sapere se la mia azienda è in regola?

Rivolgiti ai nostri esperti per una consulenza sulla verifica dell’obbligo di nomina del consulente per il trasporto delle merci pericolose secondo gli accordi ADR-RID. Contattaci.

Articolo pubblicato il 31 Gennaio 2022

Norme pubblicate nel mese di gennaio 2022

GAZZETTA UFFICIALE

BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE VENETO

  • Bur n. 6 del 14 gennaio 2022
    DECRETO DEL DIRETTORE DELLA DIREZIONE AMBIENTE E TRANSIZIONE ECOLOGICA n. 1 del 03 gennaio 2022
    Tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi – Approvazione modello di dichiarazione anno 2021.

 

Articolo pubblicato il 31 Gennaio 2022

Albo Nazionale Gestori Ambientali: proroga scadenze provvedimenti di iscrizione.

Segnaliamo che, a seguito della proroga dello stato di emergenza sanitaria  – decreto-legge 24 dicembre 2021 n. 221 – sino al 31 marzo 2022, i provvedimenti di iscrizione alle categorie dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali, sono prorogati automaticamente conservando validità fino al 29 giugno 2022.

Pertanto le iscrizioni in scadenza nell’arco temporale compreso tra il 31 gennaio 2020 e il 31 marzo 2022, restano valide fino a tale data. Resta salva l’efficacia dei rinnovi deliberati nel periodo suddetto.

Circolare n. 16 del 30 dicembre 2021 – Proroga dello stato di emergenza.

 

Articolo pubblicato il 28 Gennaio 2022

Scadenze ambientali di febbraio 2022

  • 20 febbraio – CONAI  – Dichiarazione mensile (gennaio 2022) CONAI (mod. 6.1; 6.2; 6.10) – si ricorda che le dichiarazioni vanno obbligatoriamente effettuate mediante la procedura online

 

  • 28 febbraio – CONAI – Richieste di rimborso
    • Richieste di rimborso per esportazioni del 2021 (mod. 6.6 ex post; mod. 6.6-bis)
    • Richiesta di rimborso per le esportazioni del 2021 di imballaggi pieni dichiarati in procedura semplificata import
    • Richiesta plafond di esenzione – sui dati 2021 per il 2022 (mod. 6.5)
    • Richiesta di rimborso compensazione import/export (mod. rimborso da 6.10)
    • Richiesta di rimborso per imballaggi primari di dispositivi medici e/o prodotti farmaceutici

 

  • 28 febbraio – Relazione amianto – entro questa data le imprese che svolgono attività di smaltimento e bonifica dell’amianto devono presentare alle  Regione e alle USL competenti una relazione annuale sull’attività svolta come previsto dall’art. 9, comma 1,  L. 27 marzo 1992, n. 257.

 

  • 28 febbraio – Relazione trasporto merci pericolose A.D.R. – entro questa data i consulenti per il trasporto di merci pericolose devono redigere la relazione annuale sulle attività svolte dall’impresa.

Articolo pubblicato il 28 Gennaio 2022

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