Come anticipato, è stato di recente approvato il nuovo modello per la presentazione del MUD riferito all’anno 2023, con scadenza per quest’anno al 1 luglio 2024.
Il DPCM n. 52 del 26/01/2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 marzo 2024, reca il nuovo Modello Unico di Dichiarazione Ambientale per il 2024, il quale sostituisce completamente il previgente.
Il termine per la presentazione del MUD, in accordo con quanto sancito dalla Legge n. 70/1994, essendo stato sostituito il modello di dichiarazione, è stabilito a centoventi giorni dalla data di pubblicazione del decreto, vale a dire il 30 giugno. Essendo il 30 giugno 2024 giorno festivo, il termine, come comunicato dal MASE, è prorogato al 1° luglio 2024.
I soggetti obbligati alla presentazione del MUD avranno quindi un po’ più di tempo rispetto all’ordinaria scadenza del 30 aprile per provvedere all’invio della dichiarazione con le consuete modalità (invio telematico).
Per la categoria dei produttori di rifiuti speciali non ci sono particolari novità nel nuovo modello del MUD. Le modifiche introdotte riguardano, infatti, i soggetti pubblici (Comuni e altri) che sono soggetti alla presentazione del MUD.
Se vuoi esplorare i contenuti del nuovo modello: visita il sito del MASE e consulta la sintesi delle modifiche introdotte.
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Anche quest’anno si avvicina il periodo per la presentazione del MUD, la cui scadenza, per quest’anno, è prorogata al 1 luglio 2024.
Cos’è il MUD
E’ una dichiarazione, il cui contenuto è stato più volte ampliato negli ultimi anni, da presentare annualmente alla Camera di Commercio (per mezzo di un sistema telematico) che riepiloga i rifiuti prodotti, trasportati, gestiti dagli enti e dagli operatori dei settori industriale e artigianale.
Il MUD si articola in varie sezioni con contenuti diversi e obbligatori o meno a seconda dei soggetti presi in considerazione.
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I gel disinfettanti sono, ancora oggi, una presenza costante nelle nostre aziende.
Le scuole e altri enti, ad esempio, hanno i magazzini pieni di scatoloni di questi prodotti a base alcolica.
Come tutti i rifiuti a base organica, questo tipo di presidio medico-chirurgico ha una scadenza e occorre gestire il suo smaltimento nel modo più aderente alla legislazione attuale.
Novatech supporta la gestione di questo rifiuto nel modo più veloce ed efficiente possibile.
Lo smaltimento di tali presidi medici scaduti va svolto nella piena conformità alle normative vigenti, essendo classificabili come rifiuti speciali con codice CER 160305.
Ad esempio, nel caso di un’azienda, una scuola o altro ente che necessita lo smaltimento di tali detergenti e gel disinfettanti in scadenza (o già scaduti), Novatech si occupa di organizzare tutto il processo: dal confezionamento ed etichettatura degli scatoloni, al trasporto e fino allo smaltimento secondo i termini di legge.
Novatech offre una gestione completa che comprende l’imballaggio, il trasporto e lo smaltimento nel rispetto della legislazione.
Contattaci per conoscere meglio questo servizio.
Un Regolamento Europeo introduce una disciplina aggiornata che impone restrizioni e divieti di utilizzo di gas fluorurati con effetto serra a partire dall’11 marzo 2024.
Non è una novità che misure di sempre maggior restrizione verranno messe in campo per limitare la dispersione nell’atmosfera di gas lesivi dello strato di ozono e che contribuiscono all’effetto serra.
Il nuovo Regolamento UE n. 2024/573 del 7 febbraio 2024 sui gas fluorurati a effetto serra, che modifica la direttiva (UE) è un passo avanti verso gli obiettivi climatici dell’UE per il 2030 e per la neutralità climatica entro il 2050.
Gli effetti della sua applicazione saranno l’eliminazione di 500 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 equivalente entro il 2050 (pari alle emissioni annue di Francia e Belgio).
Il Regolamento – in quanto tale di diretta applicazione negli Stati membri – comprende un pacchetto di divieti e limitazioni, nonchè ulteriori obblighi di formazione e certificazione delle imprese.
E’ previsto anche l’inserimento di questa tematica nel meccanismo del cosiddetto “whistle-blowing” con lo scopo di tutelare i lavoratori che sono venuti a conoscenza di violazioni nello svolgimento delle proprie funzioni lavorative.
I principali effetti del Regolamento saranno:
Leggi il REGOLAMENTO (UE) 2024/573 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 7 febbraio 2024 sui gas fluorurati a effetto serra, che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 e che abroga il regolamento (UE) n. 517/2014
Come già anticipato (leggi il nostro articolo), a partire dal 1 gennaio 2024 l’obbligo della notifica UFI al Centro Antiveleni, diviene operativo anche per le miscele destinate esclusivamente ad un uso industriale.
Notifica UFI: di cosa si tratta?
A partire dal 2021 è entrato in vigore l’obbligo della cosiddetta notifica UFI (Unique Formula Identifier) o notifica PCN (Poison Centres Notification) all’Agenzia Europea delle sostanze Chimiche (ECHA) per le miscele pericolose immesse sul mercato destinate ad uso professionale e da parte dei consumatori, come stabilito dal Regolamento (UE) 1272/2008 CLP (Allegato VIII).
Per le miscele pericolose notificate dovrà essere stampato sull’etichetta un codice identificativo, in sigla codice UFI – Unique Formula Identifier (codice alfanumerico di 16 caratteri e il corrispondente codice a barre).
Dal codice UFI i centri antiveleni potranno ottenere alle informazioni necessarie sulla composizione della miscela per poter intervenire in caso di emergenza.
È obbligatorio fare la notifica UFI per prodotti classificati come suscettibili di provocare pericoli fisici o per la salute ai sensi del regolamento dell’UE relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio – Regolamento (UE) 1272/2008 CLP (Allegato VIII).
La novità del 1 gennaio 2024
A partire dall’inizio di quest’anno la notifica al centro antiveleni diviene obbligatoria anche per le miscele pericolose destinate ad uso esclusivo industriale così come l’obbligo di stampa dell’UFI in etichetta, prima dell’immissione sul mercato.
Hai bisogno di supporto per la notifica UFI? Per ogni informazione contatta il nostro servizio di consulenza per le sostanze pericolose.
Segnaliamo che, a partire dal 1 gennaio 2024, è entrata in vigore la versione aggiornata del Codice IMDG (International Maritime Dangerous Goods) n. 41/2022.
Si tratta di un codice tecnico legato alla sicurezza della navigazione in caso di trasporto di merci pericolose in colli; viene aggiornato ogni due anni ed è applicabile in forma volontaria il primo anno dopo la pubblicazione della nuova edizione (2023), mentre diventa applicabile obbligatoriamente nel secondo anno di entrata in vigore (2024).
Il suo contenuto è volto a disciplinare:
Novatech è in grado di fornire la consulenza necessario per il trasporto marittimo di merci pericolose secondo la vigente disciplina. Contatta i nostri tecnici.
E’ stata pubblicata nel mese di gennaio l’edizione aggiornata della guida CONAI all’applicazione del contributo ambientale.
Il manuale ripropone, in forma revisionata, le procedure per il corretto assolvimento degli obblighi inerenti l’appartenenza al Consorzio Nazionale Imballaggi e riepiloga le novità che avranno effetto nel 2024.
Quest’anno i valori dei contributi ambientali vengono rivisti al rialzo.
Gli annunciati aumenti su plastica, alluminio e carta avranno effetto dal 1 aprile 2024 (in questo articolo trovi tutte le variazioni del Contributo Ambientale CONAI per il 2024).
Il legno ha subito, invece, una variazione al ribasso dal 1 gennaio 2024 passando da 8 a 7 euro/ton.
Anche le bioplastiche, dal 1 aprile 2024, beneficeranno di una riduzione da 170 e 130 euro/ton.
L’impianto delle procedure è sostanzialmente confermato.
Ci sono alcune particolari estensioni o agevolazioni per casi molto specifici dettagliati in guida.
Leggi la Guida CONAI 2024.
I consulenti Novatech sono a servizio delle imprese negli adempimenti CONAI: contattaci per una consulenza o formazione sulle procedure.
CBAM (“Carbon Border Adjustment Mechanism”) è il cosiddetto “meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere”, una misura di carattere fiscale introdotta dalla UE, all’interno del Green Deal europeo, che mira a ridurre, entro il 2030, le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Il CBAM è stato introdotto con il Regolamento (UE) 2023/956 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il 16 maggio 2023.
Il nuovo tributo ambientale vuole garantire che le azioni di riduzione delle emissioni di gas serra in ambito UE non siano rese vane da un contestuale aumento delle emissioni al di fuori dei suoi confini (riferibile alle merci prodotte nei Paesi extra UE che vengono importate nell’Unione europea).
Il meccanismo CBAM comporta, quindi, l’applicazione di un prezzo per le emissioni incorporate nei prodotti di alcune tipologie di industrie, paragonabile a quello sostenuto dai produttori dell’unione nell’ambito del vigente sistema di scambio delle quote di emissione (EU ETS).
Il CBAM mira a contrastare il dumping ambientale e la rilocalizzazione delle produzioni ad alta intensità di carbonio in Paesi dove non vigono politiche di decarbonizzazione.
Attualmente le merci sulle quali incide sono:
Il Regolamento prevede due fasi d’implementazione:
Il nuovo anno, porta nuovi aumenti sui contributi CONAI: alluminio, carta e plastica i materiali interessati.
CONAI rende noto che, a seguito di una serie di rialzi dei costi legati alla raccolta dei rifiuti di
imballaggio, in un quadro di generale inflazione, e alla contestuale riduzione dei ricavi della vendita di
imballaggi post-consumo, è necessario deliberare degli aumenti sui contributi per la raccolta degli imballaggi in alluminio, carta e plastica.
Gli aumenti avranno effetto a partire dal 1 aprile 2024.
Il contributo per gli imballaggi in alluminio passerà da 7 euro/tonnellata a 12 euro/tonnellata.
Gli aumenti del contributo sugli imballaggi di carta, sono così schematizzati:
Ed infine, questi gli aumenti deliberati sugli imballaggi in plastica:
BIOREPACK, il Consorzio che gestisce la raccolta degli imballaggi in bio-plastiche, ha, invece, deliberato una riduzione del contributo ambientale per gli imballaggi in bioplastica compostabile.
Il contributo per gli imballaggi in bioplastica compostabile passerà da 170 euro/tonnellata a 130 euro/tonnellata.
Resta, inoltre, confermata dal 1° gennaio 2024 la riduzione del CAC per gli imballaggi in legno da 8
euro/tonnellata a 7 euro/tonnellata, già annunciata la scorsa estate.