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End of Waste – Una disciplina “tampone” per sbloccare le autorizzazioni.

End of Waste – Una disciplina “tampone” per sbloccare le autorizzazioni.

Con L. n. 55/2019 – di conversione del D.L. n. 32/2019, c.d. “Sblocca cantieri” – il Ministero dell’Ambiente punta a tamponare alla situazione di paralisi nel settore dei c.d. “End of waste“(EoW): i materiali secondari derivanti da attività di recupero di rifiuti. Lo fa, però, in maniera ancora parziale, ovvero, richiamando i criteri generali previsti dalla disciplina sul recupero semplificato di rifiuti (D. M. n . 5/2/98) e richiamando la necessità di ulteriori decreti ministeriali che disciplineranno per ciascuna tipologia di rifiuti i criteri specifici per la disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto.

Con questo decreto viene riscritto il comma 3 all’art 184 sulla cessazione della qualifica di rifiuti del D. Lgs. n. 152/2016.

Il blocco era dovuto ad una sentenza del Consiglio di Stato (del 28/02/2015 n. 1229/2018) che aveva inibito la possibilità per gli impianti di trattare i rifiuti ottenendo EoW, in attesa dell’emanazione di decreti specifici per ciascun settore di riferimento e senza dare la possibilità di autorizzazioni “caso per caso” ai singoli impianti dalle autorità competenti.

Fino ad oggi, quindi, le autorità potevano rilasciare autorizzazioni al trattamento di EoW esclusivamente con riferimento ai materiali per i quali è stata emanata una disciplina specifica.

Attualmente sono disponibili tre regolamenti europei in materia di EoW, direttamente applicabili in tutti gli Stati membri,  riguardanti i rottami metallici (Regolamento n. 333/2011), di vetro (Regolamento n. 1179/2012) e di rame (Regolamento n. 715/2013).

L’Italia ha adottato due decreti ministeriali sulla disciplina dell’ EoW, riferiti al CSS “Combustibile solido secondario” (DM 14 febbraio 2013, n. 22) e al conglomerato bituminoso (DM 28 marzo 2018, n. 69), comunemente noto come “fresato d’asfalto”. Si è, inoltre, in attesa del regolamento sul recupero dei prodotti assorbenti per la persona (Pap).

Com’è noto questo settore è stato fonte di significative polemiche in ambito nazionale in quanto in contrasto con un’esigenza molto sentita nel settore del recupero dei rifiuti e legata ad un importante ambito di attuazione della tanto declamata economia circolare.

 

L. n. 55/2019 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici.

Art. 184, comma 3. D. Lgs. n. 152/06

 

 

 

 

Articolo pubblicato il 24 Giugno 2019

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