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CONAI: verso la diversificazione del contributo sui poliaccoppiati.

CONAI: verso la diversificazione del contributo sui poliaccoppiati.

Il CONAI ha annunciato con un circolare inviata ai consorziati l’avvio di una fase sperimentale di diversificazione del Contributo Ambientale applicato agli imballaggi poliaccoppiati, come già effettuato per gli imballaggi poliaccoppiati a prevalenza carta idonei al contenimento di liquidi (CPL).

Ai fini del Contributo ambientale Conai, per imballaggi poliaccoppiati a prevalenza carta (o imballaggi accoppiati con altri materiali) si intendono gli imballaggi costituiti in modo strutturale da due o più materiali non separabili manualmente, in cui il materiale prevalente in termini di peso è la carta e il peso del materiale non cellulosico è comunque superiore al 5% del peso complessivo dell’imballaggio.

Gli imballaggi poliaccoppiati saranno classificati in base alla percentuale della componente cellulosica presente ed alla corrispondente resa in termini di riciclo, come segue:

  • poliaccoppiati di tipo A (con una componente carta >= 90% e < 95%) non assoggettati ad extra-CAC;
  • poliaccoppiati di tipo B (con una componente carta >= 80% e < 90%) non assoggettati ad extra-CAC;
  • poliaccoppiati di tipo C (con una componente carta >= 60% e < 80%) con applicazione di un extra-CAC pari a 80-120 €/ton
  • poliaccoppiati di tipo D (con una componente carta > 50% e < 60%) con applicazione di un extra-CAC pari a 190-250 €/ton

Il percorso prevede una fase sperimentale che partirà da ottobre 2020 (con introduzione nella modulistica delle distinzioni tra le varie tipologie di imballaggi oggetto di diversificazione) e l’entrata a regime non prima di ottobre 2021.

 

Articolo pubblicato il 28 Luglio 2020

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