fbpx

Archivio mensile Marzo 2023

Norme pubblicate nel mese di marzo

GAZZETTA UFFICIALE

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 3 febbraio 2023

Approvazione del modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2023.

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA

DECRETO 7 febbraio 2023

Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di parchi giochi, la fornitura e la posa in opera di prodotti per l’arredo urbano e di arredi per gli esterni e l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di prodotti per arredo urbano e di arredi per esterni.

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA

DECRETO 7 febbraio 2023
Criteri ambientali minimi per le forniture ed il noleggio di prodotti tessili ed il servizio di restyling e finissaggio di prodotti tessili.

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

DECRETO 23 gennaio 2023
Recepimento della direttiva 2022/2407/UE della Commissione che modifica gli allegati della direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trasporto interno di merci pericolose.

Articolo pubblicato il 31 Marzo 2023

Scadenze ambientali di aprile 2023

  • 20 aprile – CONAI – dichiarazione mensile/trimestrale 6.1 – 6. 2
  • 30 aprile – Dichiarazione PRTR – per i gestori delle attività indicate nell’allegato I al regolamento comunitario n. 166/2006 (leggi notizia)
  • 30 aprile – versamento dei diritti Albo Nazionale Gestori Ambientali (leggi notizia)
  • 30 aprile – versamento diritti iscrizione imprese di recupero in regime semplificato

Articolo pubblicato il 31 Marzo 2023

ANGA: scadenza idoneità Responsabili Tecnici.

Il 16 ottobre 2023 scadrà il requisito di idoneità di 13.000 Responsabili Tecnici (RT) che attualmente operano in regime transitorio. La scadenza riguarda 16.000 imprese iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, nelle categorie 1, 4, 5, 8, 9 e 10.

Lo scorso 14 febbraio è stata inviata una comunicazione via PEC ai 5.200 RT registrati nella piattaforma dell’ANGA invitandoli a sostenere l’esame per tempo.
L’Albo avvisa le imprese che nei prossimi mesi effettuerà ulteriori analoghe comunicazioni 6 e 2 mesi prima della scadenza prevista.

La comunicazione dell’Albo riguarda quelle aziende il cui RT rientra nel regime transitorio; regime che ha consentito a tali soggetti di continuare a rivestire il ruolo fino alla data di scadenza, fissata appunto quest’anno il 16 ottobre.

L’Albo, pertanto, ha voluto invitare tali soggetti a sostenere tempestivamente l’esame di idoneità al fine di mantenere la qualifica che abilita allo svolgimento di tale ruolo ed è requisito fondamentale per l’azienda per il mantenimento dei requisiti di iscrizione nelle categorie dell’Albo stesso (per le categorie sopra menzionate).

Si ricorda infatti che, al verificarsi della perdita del requisito d’idoneità previsto dall’art. 13, comma 1, del DM 120/2014, in assenza di nomina di nuovo RT, l’Albo avvierà il procedimento disciplinare di sospensione finalizzato alla cancellazione dell’impresa (come da Delibera n. 1/2020).

La tua azienda è in difficoltà con questi adempimenti? Affidati a professionisti del settore con esperienza pluridecennale nello svolgimento del ruolo di Responsabile Tecnico.
Contattaci per ogni informazione.

Articolo pubblicato il 31 Marzo 2023

Albo Nazionale Gestori Ambientali: versamento diritti entro il 30 aprile.

Le imprese iscritte alle categorie dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali hanno tempo fino al 30 aprile per il pagamento dei diritti annuali di iscrizione.

L’importo dovuto all’ANGA per il mantenimento dell’iscrizione varia a seconda della categoria e classe dell’impresa iscritta.

Il versamento avviene con le modalità indicate all’interno della propria posizione nell’area riservata del portale ANGA.

L’omissione del pagamento del diritto annuo nei termini previsti comporta la sospensione d’ufficio dall’Albo, che permane fino a quando non venga data prova alla Sezione dell’effettuazione del pagamento.
Qualora le condizioni di sospensione permangano per più di dodici mesi è prevista la cancellazione dall’Albo.

 

Hai bisogno di assistenza per le pratiche dell’Albo Nazionale gestori Ambientali: appoggiati al nostro servizio di consulenza.

Contattaci.

Articolo pubblicato il 30 Marzo 2023

Dichiarazione PRTR 2023 entro il 30 aprile.

Dichiarazione PRTR per i gestori degli stabilimenti soggetti all’obbligo, da presentarsi entro il 30 aprile seguendo le indicazioni di ISPRA.

E- PRTR (European Pollutant Release and Transfer Register) è un registro integrato di emissioni e trasferimenti di inquinanti, il quale informa il pubblico sia sulle emissioni significative di inquinanti in aria, acqua e suolo che del trasferimento di rifiuti.

I gestori degli stabilimenti italiani soggetti all’obbligo di trasmettere le informazioni ai sensi dell’art.4 DPR 157/2011 (in attuazione del Regolamento CE 166/2006) dovranno provvedere alla comunicazione dei dati 2022 mediante la compilazione e la trasmissione via PEC di un modulo in formato excel, predisposto a tale scopo (e non invece utilizzando la procedura informatica disponibile sul portale all’indirizzo www.eprtr.it ).

La variazione riguarda solo le modalità di comunicazione dei dati, restano invariati rispetto agli anni passati i contenuti (parametri e sostanze da comunicare) e i criteri di compilazione della dichiarazione PRTR. Scadenza per l’invio dei dati è il 30 aprile 2023.

Le istruzioni per il corretto invio dei dati sono rese disponibili da ISPRA.

Si ricorda infine che, la mancata trasmissione della dichiarazione entro il termine del 30 aprile è soggetta ad una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 5.000 euro a 52.000 euro e la mancata rettifica delle eventuali inesattezze della comunicazione entro il termine del 30 giugno è soggetta ad una sanzione amministrativa pecuniaria che va da 5.000 euro a 26.000 euro.

Articolo pubblicato il 30 Marzo 2023

ADR: recepiti l’aggiornamento 2023.

Recepita la Direttiva UE che aggiorna la legislazione per il trasporto di merci pericolose in ADR, RID e ADN.

Con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 23 gennaio 2023 (in G.U del 21 marzo 2023, n. 68) viene recepita la direttiva 2022/2407/UE che a sua volta, aveva modificato gli allegati alla direttiva 2008/68/Ce per tenere conto dei progressi scientifici e tecnici.

Con questo recepimento entra in vigore l’ADR 2023 (RID e ADN) anche per i trasporti nazionali.

Pertanto, le disposizione aggiornate sono applicabili al trasporto interno:

  • Su gomma in regime ADR
  • Su ferrovia in regime RID
  • Per via navigabile interna in regime ADN

GU Serie Generale n.68 del 21-03-2023

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI

DECRETO 23 gennaio 2023
Recepimento della direttiva 2022/2407/UE della Commissione che modifica gli allegati della direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trasporto interno di merci pericolose.

 

Serve aiuto? I nostri consulenti per il trasporto di merci pericolose, sono a tua disposizione.

Contattaci.

Articolo pubblicato il 30 Marzo 2023

CAM: pubblicati i decreti per altri due settori.

Pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti contenenti i Criteri Ambientali Minimi (CAM) per i settori della progettazione di parchi giochi, la fornitura e la posa in opera di prodotti per l’arredo urbano e di arredi per gli esterni e l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di prodotti per arredo urbano e di arredi per esterni e per forniture ed il noleggio di prodotti tessili ed il servizio di restyling e finissaggio di prodotti tessili.

Cosa sono i Criteri Ambientali Minimi, CAM?

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) riguardano il settore degli appalti pubblici.
Si tratta di requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato.

.Quanti sono i settori ad oggi disciplinati?

I CAM in vigore ad oggi coprono 18 settori.

I testi sono disponibili sul sito del MASE.

I decreti degli ultimi CAM entrati in vigore

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA

DECRETO 7 febbraio 2023

Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di parchi giochi, la fornitura e la posa in opera di prodotti per l’arredo urbano e di arredi per gli esterni e l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria di prodotti per arredo urbano e di arredi per esterni.

MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA

DECRETO 7 febbraio 2023
Criteri ambientali minimi per le forniture ed il noleggio di prodotti tessili ed il servizio di restyling e finissaggio di prodotti tessili.

Articolo pubblicato il 29 Marzo 2023

MUD 2023: la scadenza quest’anno è l’8 luglio.

La scadenza per la presentazione del MUD riferito ai rifiuti del 2022, sarà l’8 luglio 2023.

 

La tradizionale scadenza del 30 aprile per la presentazione del MUD ormai risale ad alcuni anni orsono: nelle ultime annualità abbiamo assistito a proroghe che hanno determinato la variazione di tale scadenza definita dalla L. n. 70/1994.

Quest’anno addirittura il termine è allungato fino a piena estate: l’8 luglio sarà l’ultimo giorno per la presentazione del MUD 2023, recante i dati dei rifiuti dell’anno 2022.

Cos’è il MUD?

Il Modello di Dichiarazione Unica Ambientale riepiloga tutti i movimenti dei rifiuti prodotti, trasportati, gestiti da aziende ed enti nell’anno precedente.

Deve essere presentato alla CCIAA territorialmente competente per ciascuna unità locale soggetta all’obbligo.

Chi è soggetto all’obbligo di presentazione del MUD?

I soggetti tenuti alla presentazione del MUD, per le sue diverse parti, sono:

–  Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti, compreso il trasporto in conto proprio di rifiuti pericolosi*;

–  Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;

–  Imprese ed enti che effettuano operazioni di  recupero e smaltimento dei rifiuti**;

–  Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi,  con alcune eccezioni***;

–  Imprese ed enti produttori iniziali con più di 10 dipendenti che producono:

–  rifiuti nell’ambito delle lavorazioni industriali – art. 184 comma 3 lett. c),

–  rifiuti nell’ambito delle lavorazioni artigianali – art. 184 comma 3 lett. d),

–  rifiuti da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, nonché i rifiuti da abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie – art. 184 comma 3 lett. g ( come modificato dal D.Lgs. 116/2020 entrato in vigore il 26 settembre 2020).

* Obbligo di dichiarazione MUD anche per chi svolge attività di trasporto metalli ferrosi iscritti all’Albo in categoria 4 bis

** Obbligo di tenuta dei registri di carico e scarico per i rifiuti pericolosi per i Centri di Raccolta (art. 190, comma 9 del D.Lgs. 152/2006)

*** Ai sensi dell’articolo 190 comma 6 ( come modificato dal D.Lgs. 116/2020):

– le imprese agricole di cui all’articolo 2135 del codice civile;

– i soggetti esercenti attività ricadenti nell’ambito dei codici ATECO 96.02.01, 96.02.02 e 96.09.02 (servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere; servizi degli istituti di bellezza; servizi di manicure e pedicure);

– produttori di rifiuti pericolosi non rientranti in organizzazione di Ente o Impresa  assolvono all’obbligo di presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale attraverso la compilazione e conservazione, in ordine cronologico, dei formulari di trasporto o del documento di conferimento rilasciato dal soggetto competente.

 

I soggetti esonerati dal MUD.

Sono, invece, espressamente esonerati dall’obbligo di presentazione:

    • gli imprenditori agricoli di cui all’articolo 2135 del codice civile con un volume di affari annuo non superiore a euro ottomila;
    • le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi, di cui all’articolo 212, comma 8, del D.Lgs. 152/2006;
    • per i soli rifiuti non pericolosi, le imprese e gli enti produttori iniziali che non hanno più di dieci dipendenti.
    • le imprese e gli enti produttori di rifiuti non pericolosi di cui all’articolo 184, comma 3, diversi da quelli indicati alle lettere c), d) e g). 

Come fare per inviare il MUD?

Da alcuni anni la versione cartacea del MUD è stata sostituita da quella telematica che va inviata attraverso apposito portale messo a disposizione da Ecocamere per conto della CCIAA italiane.

Gli esperti di Novatech vantano una esperienza decennale su questo adempimento e sono in grado di assistere le aziende nella redazione ed invio del MUD.

Anche se la scadenza di quest’anno è più lontana, consigliamo di non attendere troppo: è possibile contattare già da ora i nostri consulenti per un preventivo per il MUD: contattaci.

Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 febbraio 2023 (Gazzetta Ufficiale n. 59 del 10 marzo 2023)

Articolo pubblicato il 24 Marzo 2023

Facebook
LinkedIn